Il sindaco di Civitavecchia: Porta-a-porta non è intoccabile, allo studio aree con cassonetti e isole ecologiche
Il Comune è al lavoro per migliorare e rendere più efficiente la raccolta differenziata. Introdotto nel 2019 dalla giunta Cozzolino, a pochi giorni dalle elezioni, il porta-a-porta ha presentato fin da subito diverse criticità, che poi nel tempo si sono ampliate e cronicizzate: il passaggio dei camioncini nelle strette vie del centro storico, l’aumento del traffico nelle ore di punta, l’abbandono dei rifiuti che volano via (carta e plastica) durante il trasferimento dai mastelli al cassone del veicolo, il cattivo odore e la sporcizia negli androni dei palazzi che utilizzano i secchioni condominiali. Oltre a ciò, ovviamente, la cattiva condotta dei soliti “sporcaccioni” che abbandonano indiscriminatamente i rifiuti dove capita, porta-a-porta o meno.
Sull’argomento, non sono passate inosservate le accuse a tutta la popolazione fatte, forse a titolo personale, dalla consigliera di maggioranza Alessandra Lecis, del M5s, che ha attribuito tutte le criticità della differenziata i cittadini, da un lato appunto a chi ignora le regole, e dall’altro a chi sta a guardare invece di “fare la spia”, ovvero denunciare chi abbandona i rifiuti in orari diversi dal consentito, pubblicando tra l’altro una foto di sacchi dell’immondizia lasciati proprio da Csp, in attesa del camioncino.
Per evitare fraintendimenti, abbiamo chiesto al Primo cittadino, Marco Piendibene, delucidazioni sull’argomento e sul futuro del trattamento rifiuti nella nostra città. Il sindaco ha dichiarato che, viste le tante criticità del porta-a-porta, è allo studio un nuovo sistema che potrebbe comportare aree con cassonetti ed isole ecologiche, per rendere il servizio più efficiente per i cittadini e i turisti, costretti a passeggiare tra mastelli e rifiuti di ogni genere.
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