Ottobre 12, 2024
Profughi: la gestione dei minori preoccupa i Comuni
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Profughi: la gestione dei minori preoccupa i Comuni

“L’ospitalità diffusa rischia di scontrarsi con una serie di criticità come la gestione dei minori l’inserimento a scuola e i costi che vanno affrontati”. Lo ha detto il presidente di Anci Lazio, Riccardo Varone, dopo la riunione dei Sindaci della regione per affrontare l’emergenza Ucraina.

“Bisogna però ragionare assieme sulle proposte e sulle criticità da far emergere che derivano anche da una non omogeneità di decisioni, cosa che sta emergendo anche a livello nazionale. Avrò giovedì una conferenza dei presidenti regionali: l’Anci ha infatti lanciato delle preoccupazioni. Servono criteri chiari per gestire questa fase, come il tema delle risorse dei minori non accompagnati”, ha aggiunto Varone. “L’unico elemento di novità” arrivato in cabina di regia “è stata una bozza di convenzione della prefettura inoltrata a tutti i comuni, ipotizzando delle cifre di accoglienza, anche quelle relative alle strutture Cas e Sai, con delle quote fisse. In merito a questo alcuni sindaci hanno espresso perplessità, sia per la quota giornaliera, sia per il rimborso dei pasti”, ha aggiunto Varone. “Questi sono solo alcuni aspetti di criticità. Dal punto di vista del Lazio devo dire che c’è stato fin da subito un coinvolgimento da parte della Regione ma il problema e che non c’è omogeneità” ha ribadito il presidente dell’Anci Lazio, sottolineando che si aspettano le indicazioni “soprattutto per dare risposte alle famiglie”.
    Poi c’e il tema dei minori non accompagnati: “Ieri nella cabina di regia ci siamo infatti occupati di questo aspetto – ha detto Varone -. Alla Prefettura non risultano numeri alti di minori non accompagnati. L’indicazione della Cabina di Regia è quindi di attivare, attraverso i servizi sociali, il tribunale e la Procura” segnalando la presenza dei minori sul territorio. “La nostra preoccupazione riguarda però il come seguire l’iter di questi bimbi accolti nelle famiglie”. Per Varone infatti i comuni devono avere “la possibilità e gli strumenti necessari per seguire dalla A alla Z i casi dei minori non accompagnati”.