Luglio 27, 2024
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HOLI pronto ad accendere la magia dell’estate

A Tarquinia Lido torna il Festival Summer HOLI, l’happening musicale gratuito più atteso dell’estate organizzato da Sottosuono EventGroup. L’appuntamento è domenica 11 agosto, dalle 16 fino a tarda notte, sulla spiaggia libera di piazza delle Naiadi. La sesta edizione, che avrà come partner ufficiale “Red Bull”, si preannuncia speciale con due grandi palchi, deejay set, animazione, corpo di ballo con coreografie, spettacoli, maxischermi e tante altre sorprese, tra cui un’area eventi con stand “colorbag” e “mixology” a fare da spettacolare ingresso. E siamo già in grado di dirvi che non mancherà il popolare Dj Wewers, pronto dalla consolle a dare il ritmro e scatenare la platea. “La scorsa estate il festival ha avuto un successo di pubblico, mai riscontrato negli anni precedenti – affermano Daniele Limoli e Massimiliano Testaguzzi della Sottosuono EventGroup –. La manifestazione è diventata un evento dalla forte valenza turistica, che richiama avventori provenienti da varie città come Perugia, Firenze, Viterbo e Roma e dai comuni del comprensorio, creando un notevole indotto economico per le attività commerciali e ristorative. Un aspetto cui teniamo particolarmente è quello della sicurezza: adulti, giovani e bambini si sono sempre ritrovati insieme per ballare e divertirsi in assoluta tranquillità. Anche per questa edizione, mettiamo in campo uno sforzo organizzativo importante, curando nei minimi dettagli ogni aspetto: da quello logistico a quello artistico. Un ringraziamento va al Comune di Tarquinia, agli enti e a tutti gli imprenditori locali, che rendono possibile realizzare il festival”. Che cos’è il Festival Summer HOLI 2024 “Holi” è un festival della tradizione indiana, dedicato ai colori all’amicizia e all’amore. Dalla festa religiosa induista si è preso spunto per un evento dove la combinazione tra musica e colori crea uno spettacolo senza paragoni. I colori Rivestono un’importanza fondamentale. Si lanciano polveri colorate per dipingersi dalla testa ai piedi, quando si balla e si sta insieme per divertirsi. Sono anallergiche, certificate e totalmente innocue per la salute. Sono previsti due lanci per riempire l’aria di colori, alle 18.30 e alle 23.30, e dare vita a uno spettacolare caleidoscopio che si muove al ritmo della musica. Musica e balli Durante il festival si balla, si canta ci si abbraccia e ci si diverte in compagnia. La spiaggia libera di piazzale delle Naiadi si trasformerà in una grande area danzante, che vedrà da una parte un palcoscenico di 6×10 metri, completo di impianto audio, luci spettacoli ed effetti speciali, quali cannoni e geyeser CO2, sparkular luminosi, spara coriandoli professionali, monitor ledwall a led di ultima generazione e a basso consumo e fontane fredde; dall’altra un contro palco di 12×4 metri con la regia e 2 aree privé 4×4 metri. Collaborazioni e patrocini Il Festival Summer HOLI 2024 ha il sostegno del Comune di Tarquinia e il patrocinio dell’Università Agraria e vede la collaborazione della Pro loco Tarquinia. Il festival è inserito nel calendario delle manifestazioni estive. Media partner e main sponsor                                                                                                                                                                                                                 Il Festival Summer Holi 2024 ha come media partner IdeaRadio Civitavecchia e main sponsor Guglielmi Rent, Ottica Fabio, Giordano Brizi Eventi, Global Com, associazione Agri Feroci Laziali e varie attività commerciali locali. I canali social                                                                                                                                                                                                                                             Per rimanere aggiornati sul festival è possibile seguire le nostre pagine ufficiali Facebook “Sottosuono EventGroup” i profili instagram e TikTok “Sottosuono EventGroup” e sul sito web www.sottosuonoeventgroup.it.

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I ragazzi del “Sacconi” a scuola di legalità

L’Istituto Comprensivo “Ettore Sacconi” di Tarquinia vincitore provinciale della settima edizione del Progetto/Concorso “PretenDiamo Legalità”, promosso dalla Polizia di Stato, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito. L’istituto della città etrusca ha partecipato all’iniziativa, nella categoria scuola secondaria di primo grado, presentando il video “Tu come me” realizzato dagli studenti della 2B, coordinati dalle docenti Patrizia Basili, referente per la legalità, Luigina Zito, che ha curato la parte tecnica di riprese e montaggio, e Valeria Maurizi. Il progetto ha visto la partecipazione di 16 istituti comprensivi della Tuscia, per 31 plessi scolastici, con oltre 2mila ragazzi e ragazze che hanno incontrato il personale specializzato della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Viterbo, per trattare le numerose tematiche oggetto del concorso relative alla legalità.  La cerimonia di premiazione si è tenuta nella Città dei Papi al centro culturale di Valle Faul, alla presenza del questore di Viterbo Luigi Silipo, del capo di gabinetto Roberto D’Amico e del presidente della Fondazione Carivit Luigi Pasqualetti, che ha sponsorizzato il concorso, e della dottoressa Angela Proietti dell’Ufficio scolastico provinciale. A consegnare il riconoscimento agli studenti della 2B il presidente della Fondazione Carivit Pasqualetti. “Non è stato facile rappresentare in pochi minuti tutto quello che avremmo voluto dire – sottolineano gli studenti della 2B -. Ci hanno aiutato le nostre insegnanti che hanno voluto valorizzare anche il carattere distintivo del nostro istituto a indirizzo musicale. Le musiche sono state infatti eseguite da due nostri compagni, Teresa Piroli e Andrea Farroni, che frequentano rispettivamente le classi di chitarra e pianoforte”. “Siamo felici, perché crediamo che uno dei punti di forza delle scuole sia proprio la possibilità di aprirsi all’esterno e di mettere in relazione le diverse realtà preposte a vigilare sul benessere dei cittadini – dichiarano le insegnanti Basili, Zito e Maurizi -. Il compito dei docenti è anche quello di orientare i ragazzi verso un cambiamento che ormai risulta inevitabile. Cambiamento che riguarda l’acquisizione di una rinnovata cultura della legalità, legata alla tutela dell’ambiente. Questo è quello che la nostra scuola cerca di fare da anni con diverse iniziative per sviluppare il senso di responsabilità nei confronti della collettività. Ringraziamo le agenti Itala di Guida e Alessandra Cardarelli, che hanno svolto un incontro con gli studenti dedicato all’importanza di agire nel rispetto degli altri, per creare un clima sano e favorevole per tutti”.

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Memorial Valerioti: tutti i premiati

Con la premiazione alla sala “D. H Lawrence”, il 24 marzo, si è conclusa a Tarquinia la 13esima edizione del “Memorial Emilio Valerioti”. Dario Fortunato è il vincitore assoluto del concorso fotografico; Gino Pepe ha ricevuto il primo premio per la “paesaggistica”; Lorenzo Guglielmi ha vinto nella categoria “natura”; Chiara Valerioti si è aggiudicata il primo posto nella sezione “fotografia di strada e architettura”. Le immagini sono state valutate dalla giuria formata dai fotografi Cristiano Morbidelli, Carlo Panza e Francesca Mauri, dal designer multimediale Tiziano Crescia, dal coreografo Antonio Natali, dallo stilista Roberto Prili di Rado, dalla pittrice Barbara Mellace e dal giornalista Fabrizio Ercolani. “Abbiamo avuto una partecipazione oltre ogni più rosea aspettativa – ha affermato Maria Antonietta Valerioti -. Per molti era la prima volta al concorso. Abbiamo ricevuto fotografie da persone residenti in Francia, Argentina, Germania e Canada; da varie città italiane come Milano, Bergamo, Napoli, Terni, Mantova, Torino; da vari comuni della Tuscia; e dalla cittadina calabrese di San Giorgio Morgeto, paese natale di mio padre Emilio”. Alla cerimonia erano presenti il consigliere comunale e provinciale Stefano Zacchini, l’assessore comunale ai lavori pubblici Maurizio Cerasa e il vice sindaco Luigi Serafini che ha dichiarato: “Emilio Valerioti è per i tarquiniesi il simbolo della fotografia. Il concorso anno dopo anno vede crescere la qualità delle fotografie inviate, grazie a una partecipazione sempre più numerosa e qualificata e all’instancabile lavoro di Maria Antonietta”. “Possiamo affermare che il concorso è diventato un patrimonio culturale della città – ha aggiunto Maria Antonietta Valerioti -. In questa edizione abbiamo poi istituito, quasi per caso, la categoria “junior”, perché alcuni bambini ci hanno inviato le loro fotografie. Vorremmo riproporla nel 2025, coinvolgendo, se ci riusciremo, le scuole. Ringrazio l’Amministrazione comunale per averci aperto le porte della sala “D. H. Lawrence” e tutte le persone che ci sono state accanto nell’organizzare la manifestazione”. Il “Memorial Emilio Valerioti” ha avuto il sostegno di Foto Video Mecarini – Viterbo, Coldwell Banker – Tarquinia, Assonautica provinciale di Viterbo, Camping Village Tuscia Tirrenica, Very Important Pets e Frutteria Calamita.

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Tarquinia riscopre Matta e Mobbs

L’artista Sandra Inghes torna a far parlare di sé e dei suoi allievi, con una particolare mostra dal titolo “Ricordando Matta e Mobbs”, che verrà ospitata presso il Corridoio del Salone delle Feste di Palazzo Bruschi Falgari in Via Umberto I, 34 di Tarquinia. L’evento pittorico che avrà luogo dal 18 al 21 dicembre nelle seguenti fasce orarie 9,30-12,30 e 15,00-18,00, si propone di dare lustro e ricordare i due artisti contemporanei: Sebastian Matta e Brian Mobbs, entrambi vissuti nel ‘900 a Tarquinia negli ultimi anni della loro vita. Matta, surrealista che tra il 1973 e il 1976 progettò e costruì, con il pittore e scultore Bruno Elisei “l’Autoapocalipse”, riciclando vecchie automobili, come provocazione contro il consumismo i cui due moduli vennero esposti a Tarquinia (Chiesa di Santa Maria in Castello) e altre sue opere sono tuttora esposte presso la Sala Consiliare del Palazzo Comunale della Città di Tarquinia. Mobbs, che ha lasciato un segno con un modo personalissimo di interpretare la pittura e la sua rappresentazione visiva. Nel 1959 si stabilì a Tarquinia dove dipinse tutto ciò che descriveva l’unicità della bellezza dell’antica terra di Corneto e le sue opere  intese come un’eredità da lasciare alle future generazioni.Una scelta coraggiosa quella di Sandra Inghes, che non smette mai di stupire e di dare una eco alla città di Tarquinia, che da anni sente come sua. Nel dare appuntamento al vernissage, in programma il 18 dicembre alle ore 16,00, la promotrice dell’iniziativa fa pervenire al Comune di Tarquinia, a tutto il suo staff e agli sponsor il ringraziamento per la preziosa collaborazione e l’attenzione data all’evento.

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Paesaggi dell’Arte ha il futuro assicurato

È già arrivato alla sua quarta edizione il Festival Paesaggi dell’Arte quest’anno, curato dall’Assessorato alla Cultura, con il contributo della Regione Lazio e della Fondazione Carivit. Uno degli appuntamenti che animano l’estate tarquiniese, tanto che per l’edizione 2024 la rassegna si è aggiudicata un contributo di 25.000 euro proprio dalla Regione Lazio, arrivando prima in graduatoria, ex aequo con altri due progetti, in un bando regionale destinato al sostegno di progetti volti alla valorizzazione del patrimonio culturale attraverso lo spettacolo dal vivo. Obiettivo del bando è appunto la promozione del patrimonio artistico, architettonico, archeologico, monumentale e storico laziale attraverso attività di spettacolo dal vivo come il teatro, la musica e la danza. Una rassegna culturale, quella di Paesaggi dell’Arte, che si muove proprio in questo senso: promuovendo eventi musicali, teatrali e di danza ricercati e raffinati, tutti incastonati nei principali siti storici ed archeologici di Tarquinia, È stata l’intuizione di un prezioso connubio tra la scelta di luoghi evocativi ed echeggianti di storia, come la Necropoli dei Monterozzi, il maestoso tempio dell’“Ara della Regina” o le splendide architetture medievali di S. Maria in Castello, sapientemente mescolati ad un’attenta selezione di appuntamenti musicali e teatrali, che ha dato vita ad un palinsesto unico. Un’alchimia di espressioni artistiche diverse, che strizzano l’occhio ad una sperimentazione musicale impregnata di evocazioni storiche, ispirate anche all’antica cultura etrusca, di cui il territorio tarquiniese è permeato. Vincente è stata proprio la volontà di virare verso una rassegna in grado di abbracciare e raccontare, per farla rivivere, una cultura ancestrale, che in questi luoghi si è sviluppata e da cui ha preso le mosse, senza dimenticare un’attenzione verso una sperimentazione dell’espressione artistica in chiave contemporanea e all’avanguardia, capace di arricchire l’offerta del festival e farlo spaziare in una pluralità di generi e forme espressive diverse e più complete. Un fiore all’occhiello dunque, per la città di Tarquinia, che mira sempre più a proporsi, in ambito regionale e non solo, quale riferimento culturale e vera e propria fucina di idee ed iniziative che mirano alla promozione ed alla divulgazione di contenuti artistici e culturali che muovono le proprie istanze da uno studio profondo della storia e da una sensibilità artistica antica, per rilanciarla in chiave moderna e renderla attuale ed attraente per un pubblico contemporaneo.

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Tarquinia si fa bella a Volterragusto

Il DiVino Etrusco Tarquinia, grazie al gemellaggio enogastronomico tra Tarquinia e Volterra sancito lo scorso anno, arriva a Volterragusto, una delle manifestazioni di punta dell’autunno toscano e ormai immancabile punto di ritrovo per tutti gli amanti di arte, tradizioni e prodotti tipici che quest’anno è giunta alla sua XXV° edizione.  Proprio all’interno di questa narrazione, dal 29 ottobre al 1° novembre, si inserisce il DiVino Etrusco, nel bellissimo scenario del Ridotto del Teatro Persio Flacco di Volterra.  A portare il saluto della Città di Tarquinia e del Sindaco Alessandro Giulivi, erano presenti il vicesindaco Luigi Serafini ed il Consigliere Comunale Roberto Borzacchi. La rassegna enoica nasce dall’idea di ricostituire, tramite il vino, il legame tra le città Etrusche anticamente confederate nella Dodecapoli.  Per il secondo anno consecutivo, quindi, si compie lo scambio tra le due città etrusche, nell’ottica del connubio tra storia e cibo che diventano il fil rouge del gemellaggio. I vini presenti sono una selezione di cantine di Volterra, Arezzo, Bolsena, Cerveteri, Chiusi, Cortona, Orvieto, Perugia, Piombino, Tarquinia, Veio, Vulci riuniti in un banco d’assaggio e in degustazioni guidate da Carlo Zucchetti, l’enogastronomo con il Cappello, per ricordare la comune matrice culturale Etrusca di queste terre che si esplica nella continuità dell’allevamento della vite e della coltivazione dell’olivo. Il Vicesindaco Luigi Serafini si dichiara molto soddisfatto di questa partecipazione: “Ci fa enormemente piacere portare nuovamente il DiVino Etrusco a Volterra, evento che sancisce l’amicizia tra le nostre città, e ricambiare la visita del Sindaco Giacomo Santi in un contesto ricco di storia e tradizioni enogastronomiche. Un’importante vetrina, Volterragusto, in una città che sentiamo molto vicina e simile a Tarquinia, per le comuni origini ma anche per le sue caratteristiche medievali.”

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Una cultura più inclusiva e accessibile

La promozione del principio di inclusività tra i cittadini è uno dei risultati che si produce anche attraverso la diffusione della cultura e del sapere, ed è anche uno degli scopi perseguiti dall’Amministrazione Comunale di Tarquinia. In quest’ottica proprio il mese di ottobre è dedicato dall’Assessorato alla Cultura all’organizzazione di visite guidate al patrimonio storico-artistico della città rivolte ad un pubblico con disabilità motorie, sensoriali e cognitive. Le visite, che stanno interessando alcuni dei luoghi storici più significativi di Tarquinia, hanno l’obiettivo di rendere la città un luogo accogliente e comunicativo per tutti. Il calendario include tra i luoghi di interesse l’Archivio Storico Comunale. Qui i partecipanti hanno potuto avvicinare alcuni fra i documenti più antichi e rilevanti che costituiscono il fondo archivistico comunale grazie alle spiegazioni delle guide coinvolte. Il percorso delle visite comprende anche il torrione della contessa Matilde, la chiesa di S. Maria in Castello, il Museo Archeologico Nazionale e Palazzo Bruschi Falgari. Per i non udenti le visite sono state coadiuvate da un’accompagnatrice che grazie alla LIS, la lingua dei segni, ha potuto trasmettere i contenuti. Per gli ipovedenti ci si sta avvalendo dell’impiego di mappe tattili. Un programma che propone una “Tarquinia per tutti”, per una città inclusiva, che vuole essere capace di accogliere e dialogare anche con un pubblico con disabilità motorie e sensoriali. Le visite sono state organizzate grazie alla collaborazione della Coop. Radici APS, una giovane società romana che sta lavorando per rendere accessibili il Parco Archeologico del Colosseo ed alcune esposizioni temporanee, grazie all’ausilio di supporti tattili per consentire a tutti l’acceso ai contenuti e alle informazioni di questi luoghi della cultura perché siano sempre più luoghi aperti e in grado di colloquiare con tutti i cittadini. Il programma è stato realizzato grazie al finanziamento di fondi erogati dal Ministero della Cultura e derivanti da PNRR per favorire l’accessibilità sensoriale e cognitiva ai luoghi della cultura.

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Area di sosta alla Necropoli: via ai lavori a dicembre

Si tratta solo della prima fase di un più ampio ed organico progetto di intervento che interesserà una vasta area del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia e che prevederà nel suo complesso diversi rami di sviluppo. Tra questi il recupero e la valorizzazione di itinerari tematici innovativi grazie alla creazione di nuovi percorsi di visita che consentiranno al pubblico di godere della Necropoli dei Monterozzi e delle aree adiacenti di interesse archeologico in un circuito culturale più ampio, organico ed esaustivo. A questi interventi si assocerà la creazione di nuovi servizi, materiali ed immateriali, per implementare l’accessibilità e fruibilità da parte del pubblico alle aree del sito, diversificando così le possibilità di offerta culturale, attraverso la creazione di nuovi programmi di visita e rafforzandone la comunicazione. Un sistema coordinato in grado di aumentare la consapevolezza nei confronti della ricchezza delle risorse culturali esistenti sia da parte dei flussi turistici che degli attori della comunità locale e dei cittadini. È proprio in quest’ottica che si inserisce il primo di questi interventi che partirà entro dicembre e si suddividerà in due fasi attuative consecutive e consisterà nella creazione di una nuova area di sosta e di un nuovo assetto della viabilità in riferimento all’accesso. Un “nodo funzionale” quindi messo a servizio della Necropoli dei Monterozzi e luogo di avvio verso gli itinerari archeologici e naturalistici che da qui si dipanano, già individuati nell’ambito del masterplan per le opere di valorizzazione del sistema culturale integrato locale. 420.000 euro i fondi stanziati per l’intervento, di cui 145.000 regionali ed il resto comunali. Gli interventi costituiranno in prima battuta nella creazione di una rotatoria su via Ripagretta che darà accesso alla nuova area di sosta strutturata e definitiva creata dove oggi è collocata quella temporanea e che consterà, al termine dei lavori, di 114 posti per autoveicoli, 17 per motoveicoli e sarà fornita di due punti di ricarica elettrica. L’ingresso, a mezzo della nuova rotatoria su via Ripagretta, avverrà attraverso la creazione di un duplice sistema di rampe che agevoleranno l’arrivo nell’area ed una circolazione anulare ed ordinata al suo interno, consentendo contemporaneamente la messa in sicurezza dei pedoni nell’accesso al sito, implicando un auspicato rallentamento della viabilità nella strada principale. Data le peculiarità archeologica e paesaggistica dell’area d’intervento, quindi sottoposta a vincoli di tutela, le scelte strategiche e l’impiego di tecnologie sono ricadute verso soluzioni non invasive, tali da garantire la massima mitigazione degli impatti ambientali. Scelte che saranno attuate grazie ad un’opportuna selezione di materiali e finiture sostenibili a basso impatto, all’alternanza tra superfici a prato e aree di parcheggio con l’inserimento di spazi verdi ed aiuole, nonché limitando massimamente le opere di modellazione del terreno. Le aree verdi saranno allestite a ridosso di Via Ripagretta, delle rampe carrabili di accesso alla zona di sosta, dei camminamenti pedonali, dell’area verde centrale, e selezionando specie arbustive individuate in considerazione degli aspetti climatici, a bassa manutenzione e con apparati radicali poco profondi per rispettare la valenza archeologica dell’area. Anche la scelta del sistema di illuminazione è ricaduta, per i medesimi motivi, su tipologie ad alimentazione solare che eviteranno operazioni di scavo. La recinzione di perimetrazione dell’area verrà completata, quella attuale è affidata ad un parapetto di legno, e conclusa a nordest con elementi in ferro su muro di tufo o pietra. La nuova area di sosta presenterà infine in corrispondenza del settore meridionale, un camminamento pedonale trasversale di accesso al Parco Archeologico, che sarà ubicato a sud dell’area. Tale camminamento verrà realizzato in lastre di grandi dimensioni, autopulenti ed antibatteriche. A completamento dell’opera di valorizzazione della nuova area, è prevista, lungo il lato occidentale, la realizzazione di una pista ciclabile. Questa si collegherà anche con un percorso pedonale che vedrà il congiungimento con la creazione, in una fase progettuale successiva, di alcune aree tematiche destinate ad implementare la definitiva fruibilità ed il completo godimento da parte di cittadini e turisti del parco archeologico: aree che includeranno tra le altre una zona di affaccio panoramico con un’area pic-nic, attrezzature sportive e di gioco destinate ai più piccoli. “Scommettere e puntare verso una determinante riqualificazione del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia che qui si sviluppa a partire dall’area della Necropoli dei Monterozzi significa dare valore e completamento ad uno dei luoghi più rappresentativi ed unici di Tarquinia”, commenta il Sindaco Alessandro Giulivi. “Significa implementare e dare forza ad un condotto turistico e culturale già esistente e assolutamente privilegiato capace, da solo, di creare un’eco di richiamo verso un pubblico locale, nazionale ed internazionale in grado di produrre un indotto importantissimo a vantaggio di tutto il comparto turistico della nostra città”.

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Cala il sipario domani su DiVino Etrusco

Serata conclusiva, quella di sabato 26 agosto, per la 17esima edizione del DiVino Etrusco, la rassegna che celebra il vino e racconta la storia di Tarquinia e quella etrusca attraverso le cantine della dodecapoli. Dalle 20,30 all’1 di notte, musica, spettacoli, degustazioni e show cooking animeranno il percorso enoico nelle vie e nelle piazze del centro storico della cittadina tirrenica. La magia degli artisti di strada prenderà forma a piazza Giuseppe Verdi con Fausto Barile e il suo teatro di figura e con Gioia Santini protagonista dell’esibizione “Spaiata”, basato sulle tecniche dell’antipodismo; e a piazza Cavour con Lucignolo e il Fuoco a dar vita a “Scirocco” e con la musica popolare di Aspettando Godot Band. Per gli appassionati delle note appuntamento con The Waves a piazza Giacomo Matteotti, Semisei al lavatoio di piazza Santo Stefano, Sbronzi di Riace a piazza San Martino, Sysfiction a piazza Duomo, all’Alberata Dante Alighieri con Kosaacustika e, a seguire, il dj set di Luca Gee per la festa di chiusura con musica anni ’90. All’arena del gusto del chiostro San Marco, al civico 7 di via Umberto I, serata dedicata a Slow Food: alle 21, Alessandro Ansidoni e Giorgio Corati della Condotta Slow Food Costa Maremma Laziale approfondiranno la conoscenza della pesca degli Etruschi, cui seguirà lo show cooking dei cuochi dell’Alleanza Slow Food del ristorante Salotto Belvedere di Bracciano Gioia Ruggeri e Domenico Massimini. Alle 22, l’enogastronomo Carlo Zucchetti terrà una degustazione guidata sui vini della dodecapoli etrusca. Continuano le esposizioni artistiche ed i laboratori per ragazzi: il chiostro Cardarelli in via Giordano Bruno, l’Arena San Marco, Piazza Titta Marini e le vetrine delle attività del centro storico accoglieranno le opere degli artisti tarquiniesi che abbelliranno la città. Il DiVino Etrusco è organizzato dalla Città di Tarquinia e dalla Proloco Tarquinia, in collaborazione con l’“enogastronomo con il cappello” Carlo Zucchetti, Vittoria Tassoni ed il suo DiVin Mangiando e l’associazione Viva Tarquinia, con il contributo della Regione Lazio, dell’Arsial, della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio, del MiC – Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia, e con il prezioso supporto dei volontari dell’Aeopc Tarquinia e della CRI – Comitato di Tarquinia. Il biglietto giornaliero è di 18 euro e include la degustazione di tutti i vini della Dodecapoli etrusca, una tracolla e un calice. È poi possibile acquistare il ticket da 10 euro che comprende quattro assaggi, una tracolla e un calice e la “ricarica” da 6 euro per tre degustazioni. La partecipazione alle degustazioni guidate e agli show cooking avrà un costo di 5 euro (ingresso gratuito per chi avrà acquistato il ticket da 18 euro).

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DiVin Mangiando parla tunisino

Samia Baazaoui è la vincitrice della settima edizione di DiVin Mangiando, il concorso per cuochi non professionisti organizzato dalla Pro loco Tarquinia in collaborazione con l’associazione culturale Il Prezzemolino, della cuoca Vittoria Tassoni, Divin Mangiando, con il contributo di Regione Lazio – Arsial (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura nel Lazio). Samia Baazaoui, proveniente dalla Tunisia e iscritta alla gara dall’Odv Semi di Pace, si è aggiudicata il primo posto con una torta salata a strati, carne macinata, bietole e ricotta, chiamata “tajine el bey”, che ha messo d’accordo tutti i membri della giuria formata dallo chef Salvo Cravero, dal giornalista di Italia a Tavola Alessandro Creta, dalla cuoca Anna Moroni, dalla sommelier della Fisar e funzionaria della Camera di Commercio Viterbo-Rieti Anna Maria Olivieri, dalla professoressa associata del Dibaf dell’Università degli studi della Tuscia Diana De Santis, dalla degustatrice e agronoma Maria Laura Nespica e dall’avvocato Paolo Pirani. Suggestiva cornice della premiazione, che si è tenuta il 19 agosto, il chiostro San Marco, nel centro storico di Tarquinia, mentre la sfida tra i fornelli si è svolta nelle cucine dell’azienda agricola Valle del Marta. I partecipanti alla gara sono stati la food blogger Maria Rosaria De Luca, le insegnanti Lucia Elena Ammazzalamorte e Claudia Scandale, la libera professionista Valeria Guarcini e Simone De Santis, il più giovane cuoco in gara con i suoi 11 anni. “Una bella serata all’insegna della cucina di qualità che ha avuto come media partner l’Associazione italiana di food blogger – afferma Vittoria Tassoni -. Vorrei ringraziare i membri della giuria, la presidente del Lions club Tarquinia Laura Voccia e i soci, che non fanno mai mancare il loro supporto alle mie iniziative; la Federazione italiana cuochi i sommelier della Fisar; l’“enogastronomo col cappello” Carlo Zucchetti; Mario Pusceddu titolare dell’azienda agricola Valle del Marta che ha ospitato il concorso; il Comune di Tarquinia; la Pro loco Tarquinia; Dimore immobiliare, Pied’Art Cafe e le aziende locali che ci hanno messo a disposizione i loro prodotti. Ci siamo divertiti a preparare dei piatti con le eccellenze del nostro territorio. Bravi tutti i partecipanti ma soprattutto il giovanissimo Simone De Santis. Con Anna Moroni, infine, saremo di nuovo al chiostro San Marco la sera del 25 agosto, per uno show cooking a “quattro mani” dove prepareremo piatti con prodotti locali”.

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