Iscrizioni etrusche su lamine di metallo: da Pyrgi a Marzabotto, passando per Punta della Vipera: è questo il titolo della nuova conferenza del ciclo “I giovedì dell’archeologia”, promosso da Comune e Museo nazionale di Civitavecchia. Domani dalle ore 17 Enrico Benelli, del Centro Nazionale delle Ricerche, illustrerà la diffusione delle tecniche di scrittura nel mondo etrusco. Appuntamento alla Biblioteca Comunale, info e prenotazioni allo 076623604. Obbligatori prenotazione e Green Pass rafforzato.
Come si legge nella presentazione dell’incontro, “le lamine di Pyrgi sono probabilmente il testo epigrafico etrusco più noto al mondo. Molto si è detto sul loro valore come documento storico e religioso, oltre che linguistico. Questo ha portato a sottovalutare alcuni aspetti tutt’altro che secondari. Quando Thefarie Velianas fece apporre le lamine sul tempio B appena costruito, aprì la strada a una vera e propria rivoluzione nel modo di scrivere in etrusco, applicando una serie incredibile di innovazioni, sia sul piano grafico che nella forma materiale del testo epigrafico. La straordinaria efficacia di queste innovazioni, maturate in un ambiente scribale cerite legato alla famiglia dei Velianas, è testimoniata dal fatto che esse si diffusero in tutto il mondo etrusco nel giro di pochi decenni. Per circa un secolo, tutte le principali iscrizioni sacre furono realizzate su lamine di metallo, tradendo così l’impatto dei testi pyrgensi nella produzione epigrafica dell’intero mondo etrusco, sino alla lontana Marzabotto”.