Luglio 27, 2024
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“Enel non faccia figli e figliastri”

“L’accelerazione impressa dalla riunione presso il MIMIT alla transizione del polo energetico di Civitavecchia è un ottimo risultato. Dopo mesi di duro lavoro, con la Regione Lazio che si è posta nel ruolo di coordinamento delle istanze provenienti dal comune, dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni datoriali, c’è finalmente un quadro di progetti da valutare.Alcuni di essi ci sembrano in linea con la direzione di quella economia circolare che, dall’Unione Europea in giù, viene indicata come nuova frontiera dello sviluppo, ma anche le iniziative nel campo della logistica ben si legano con le aspirazioni del territorio.Quello che manca, a ben vedere, è un diretto investimento da parte di Enel. È lecito attendersi di più da parte di chi ha ottenuto 70 anni di produzione di energia elettrica e di dividendi dalla città di Civitavecchia, registriamo invece che l’azienda va ad abbandonare il suo core business su questo quadrante della nostra regione. Crediamo invece che si possa e debba fare di più nella direzione di creazione di energia pulita, da parte di un colosso che si vanta giustamente dei propri investimenti in sostenibilità ambientale in tutto il mondo.Ulteriore aspetto sul quale richiamiamo Enel, è quello del rispetto dei contratti in essere con le imprese locali e dell’indotto. In particolare, vigileremo su quel criterio di pari dignità che deve guidare anche e soprattutto una fase delicata come qeuesta, salvaguardando i redditi di tutti i lavoratori senza distinzioni tra aziende amiche e meno amiche. A buon intenditor…” Lo dichiara Emanuela Mari, Consigliera Regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.

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Tidei attacca Piendibene: un grave errore

Un  grave  errore revocare la delibera di adesione alla Provincia Porta D’Italia. È quanto sostiene il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei, bersagliando il collega di Civitavecchia Marco Piendibene e la sua maggioranza dopo la scelta di tornare tra le braccia di Roma Città Metropolitana. In un comunicato, il sindaco di Santa Marinella ricorda che nei  giorni scorsi aveva inviato al neo eletto primo cittadino di Civitavecchia una lettera sottoscritta dai colleghi  di Tolfa, Allumiere e Ladispoli.”La scelta di revocare la delibera di adesione al progetto della costituzione della nuova provincia Porta D’Italia è stata una decisione sbagliata.  Dopo 40  anni che anche il Pd rincorreva l’idea della nascita di provincia e dopo che finalmente anche il comune di Fiumicino non avendo prima le possibilità  aveva deciso di staccarsi dall’egida di Roma e di città metropolitana, Civitavecchia, invece di cogliere  un’importante opportunità per esigenze esclusivamente partitiche, si è tirata indietro.  Una decisione  che ripeto  è sbagliata  perchè il  far parte di una nuova provincia avrebbe favorito un omogeneo sviluppo di questo territorio  e  tutti i comuni appartenenti a questo nuovo ente locale che si potrebbe definire bipolare che avrebbe ruotato attorno alle due località di Fiumicino e Civitavecchia.  Due città dalle immense potenzialità  dal momento che sono sedi del  più grande aeroporto internazionale d’Italia e del primo porto crocieristico d’Europa. Questo senza contare  tutte le infrastrutture che sarebbero potute sorgere sempre su questo  territorio   e si, mi riferisco  a  uffici provinciali  essenziali quali Inps, Prefettura Questura. Uffici che finalmente sarebbero stati più vicini anche logisticamente  ai cittadini ed utenti. E  l’elenco potrebbe essere ancora lungo e includere gli uffici ad esempio alla Motorizzazione Civile , gli sportelli  per le richieste di invalidità  civile che obbligano tantissimi cittadini a recarsi con i disagi che ne conseguono nella Capitale. Avremmo potuto dotare   il territorio della nuova provincia di tutte quelle strutture  facilmente raggiungibili dai comuni  attraverso l’autostrada la via Aurelia e la linea ferroviaria evitando il pendolarismo verso Roma in uffici spesso al collasso.  Non riesco a capire per quale reale motivo si sia arrivati a compiere questo passo tanto più che ricordo che anche il Movimento Cinque Stelle  con l’ex sindaco Cozzolino aveva adottato una delibera per uscire dalla Città Metropolitana. Ora cosa è successo,  perchè hanno rinnegato quella decisione?   La nuova provincia avrebbe portato nuovi posti di lavoro e sviluppo economico occupazionale. Avrebbe dato centralità e dignità ad un territorio che oggi è marginale  e fagocitato da altre città dell’ hinterland romano e dalla stessa Capitale. Abbiamo appreso che alcuni cittadini si stanno muovendo per promuovere un referendum, mi auguro che tale iniziativa vada avanti  e che liberamente  Civitavecchia  possa scegliere sulla base dell’ esito di una consultazione referendaria. Al di là di questo, ricordo ancora come riportato nella lettera sottoscritta dai colleghi Landi, Bentivoglio e Grando che  la nuova Provincia  avrebbe anche incrementato il suo potere contrattuale  al cospetto di Stato e Regione  e avrebbe potuto offrire a tutti i cittadini  anche la realizzazione di un nuovo plesso ospedaliero o universitario  e garantire una gestione più accurata del suolo e dell’ambiente. Al contrario ora si rischia di perdere per sempre tutte queste opportunità e a mio personale avviso al di là degli schieramenti ideologici e partitici si sta compiendo un gravissimo errore”, conclude Tidei.

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Nuova provincia addio, ma prende quota il referendum

La delibera con la quale Civitavecchia aderiva alla nuova provincia “Porta d’Italia” è abrogata. Stamane il consiglio comunale ha infatto revocato la precedente delibera (risalente ad aprile) con cui si lasciava l’area metropolitana di Roma per rivedere l’assetto istituzionale del territorio, alla luce della creazione di un ente che avrebbe racchiuso tutti i Comuni della fascia costiera nord del Lazio, da Fiumicino a Montalto di Castro, compresi alcuni dell’enetroterra. Davanti alle proteste delle opposizioni, il sindaco Marco Piendibene ha illustrato i vantaggi di restare nell’area metropolitana di Roma, attaccando polemicamente i colleghi Pietro Tidei di Santa Marinella e Mario Baccini di Fiumicino, sostenitori dell’iniziativa. Ha quindi allargato alla riforma della legge Delrio l’orizzonte della questione, rimandando quindi al ripristino delle province ogni decisione in merito al futuro assetto istituzionale. Dai banchi di Fratelli d’Italia Massimiliano Grasso ha raccolto l’invito di alcuni comitati cittadini e ha quindi annunciato che partirà la raccolta di firme per l’indizione di un referendum abrogativo della delibera che oggi stessa è stata approvata, con 16 voti della maggioranza di centrosinistra.

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Domani l’addio alla nuova provincia

A Civitavecchia fa discutere la volontà della maggioranza del nuovo sindaco Marco Piendibene di ritirare l’adesione alla nuova provincia Porta d’Italia. Secondo il centrosinistra il nuovo assetto istituzionale del territorio non comporterebbe benefici, ma l’opposizione sostiene che lasciare l’Area metropolitana di Roma insieme a tutti i Comuni del litorale sarebbe la scelta migliore. Fratelli d’Italia e Lega Giovani hanno diffuso comunicati di contrarietà, sottolinerando che alla nuova provincia hanno dato l’adesione tutti i Comuni da Fiumicino a Montalto di Castro, compresi Allumiere, Monte Romano e Tolfa. Proprio oggi è giunta la convocazione urgente per la seduta che si dovrà occupare della vicenda. Pare scontato che il centrosinistra avrà i numeri per revocare la delibera di adesione, risalente allo scorso aprile. Appuntamento all’aula Pucci, con inizio ai lavori entro le ore 9.30.

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Civitavecchia, il punto della situazione verso il ballottaggio

Mancano pochi giorni dal ballottaggio del 23 e 24 giugno che definirà chi tra Massimiliano Grasso e Marco Piendibene sarà il nuovo sindaco di Civitavecchia e possiamo delineare un primo bilancio politico tra le forze in campo dopo il primo turno.Un elezione comunale caratterizzata da una campagna elettorale un po’ sottotono per tutti i candidati ma che adesso vivrà lo sprint decisivo.Qualora Grasso portasse al successo la coalizione di centrodestra Civitavecchia troverebbe un’amministrazione rinnovata, con una presenza femminile significativa e soprattutto allineata al colore politico del governo Meloni e della regione Lazio Francesco Rocca, il che potrebbe rappresentare un vantaggio nella corsa ai finanziamenti necessari per la realizzazione delle opere e la crescita della città.Nel caso vincesse la coalizione di sinistra, il democratico Piendibene, essendosi apparentato con il Movimento 5 Stelle, dovrebbe fare i conti con una maggioranza composta oltre che dal suo partito anche, appunto, dal M5S. I democratici perderebbero infatti ben 6 consiglieri a vantaggio della coalizione pentastellata. Un’amministrazione, comunque, quella di Piendibene che vedrebbe un Sindaco ritenuto uno storico dirigente e consigliere comunale del partito democratico, sempre dalla stessa parte da più di trent’anni: senz’altro coerente e dentro la macchina burocratica comunale da decenni.Sullo sfondo di queste elezioni ci sono poi le alleanze ufficiali, ufficiose e possibili.Nel centrodestra non ci sarà apparentamento formale tra la coalizione a sostegno di Grasso e Forza Italia, con la quale tuttavia c’è un accordo che prevede nel caso di vittoria il ritorno al governo cittadino del partito berlusconiano ricomponendo il centrodestra classico con Fratelli d’Italia e Lega.Roberta Galletta con un ottima prestazione si è piazzata quinta grazie a 1800 cittadini che l’hanno votata. Se vincesse Grasso, per la divulgatrice storica civitavecchiese si aprirebbero le porte del consiglio comunale con la possibilità di rappresentare il proprio elettorato, al contrario se vincesse Piendibene, Roberta Galletta resterebbe fuori dall’assise cittadina.Vittorio Petrelli, ultimo classificato al primo turno, non entra in consiglio comunale a prescindere da chi vinca le elezioni.Infine l’incognita astensione: questa settimana è previsto il primo caldo estivo e è possibile un calo della partecipazione al voto. Tuttavia vale la pena ricordare che è inutile criticare o fare post denigratori sui social se poi non si esercita un diritto e dovere fondamentale come quello del voto: è alle elezioni che il cittadino dice la sua esprimendo il voto, il resto sono chiacchere.Buona campagna elettorale a tutti.

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Lunedì sera Francesco Rocca a Civitavecchia per sostenere Massimiliano Grasso

A una settimana dal ballottaggio in cui si sfideranno per diventare sindaco il candidato di centrodestra Massimiliano Grasso e il candidato di Pd e M5S Marco Piendibene si infittiscono gli incontri sul territorio.Tra i vari appuntamenti itineranti lunedì sera arriva in città il governatore del Lazio Francesco Rocca a sostegno di Massimiliano Grasso. Il presidente della regione arriverà alle 20 a San Liborio ai campi da calcio a 5 in via Labat per illustrare risultati ottenuti e progetti per il futuro che vedrebbero all’orizzonte una linea di continuità politica tra governo, regione e comune.Un ulteriore segnale che Civitavecchia è sempre oggetto di attenzione da quando la giunta Rocca di centrodestra si è insediata al governo della regione. L.L.

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Ballottaggio, ancora nessun “parente”

Soltanto nell’imminenza del ballottaggio il centrodestra civitavecchiese potrebbe ritrovare l’unità. Forza Italia ha infatti annunciato di aver chiesto l’apparentamento al candidato sindaco Massimiliano Grasso, sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega e tre liste civiche. Due consiglieri di Fratelli d’Italia (Alessandra Roversi e Francesco Serpa) e uno della Lista La Svolta (Sandro Scotti) dovrebbero, secondo i primi conteggi, lasciare il posto ai tre primi non eletti azzurri: Andrea De Paolis, Deborah Zacchei e Pamela Pierotti. Si attende però (entro il termine di legge perentorio di domenica prossima) la risposta di Grasso e della su coalizione. Dall’altra parte, si registra invece la decisione di Italia Viva di sostenere con un accordo semplice l’altro candidato arrivato al ballottaggio, Marco Piendibene. “Nel ringraziare Paolo Poletti per le competenze e l’impegno messi in campo al primo turno delle Comunali di Civitavecchia, al ballottaggio sosterrò Marco Piendibene”. Così ha infatti annunciato la capogruppo regionale di Iv Marietta Tidei. In questo caso quindi si tratta di libera indicazione agli elettori. “La nostra città non può assolutamente permettersi la riedizione di un’amministrazione in cui può cambiare il capitano ma non il resto della squadra. La vittoria della destra rappresenterebbe di fatto la riproposizione di un disastro. Un’amministrazione divisa e inconcludente e che in cinque anni ha prodotto soltanto danni. Mi auguro che Marco Piendibene avrà nei prossimi giorni la volontà di interloquire con tutti coloro che non lo hanno sostenuto al primo turno e di aprirsi alle proposte programmatiche che giungeranno dalle forze esterne alla sua coalizione, in modo da recuperare il gap che lo separa dall’altro candidato e ottenere il consenso della maggioranza dei votanti”, conclude Marietta Tidei. Resta invece incerto l’apparentamento offerto dall’altro candidato a sindaco rimasto fuori dai giochi, cioè Vincenzo D’Antò. In questo caso Piendibene dovrebbe però sacrificare ben sei dei consiglieri eletti nelle sue liste, circostanza che ostacola non poco un accordo ufficiale.

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D’Antò pronto a sostenere Piendibene

Aria di apparentamento da “campo largo” a Civitavecchia. Il gruppo di liste che ha candidato a sindaco Vincenzo D’Antò (classificatosi al quarto poasto con poco più del 14% di preferenze) ha infatti comunicato la scorsa notte che intende verificare la possibilità di unirsi alle forze che sostengono Marco Piendibene in vista del ballottaggio. Vedremo nelle prossime ore se, e in che misura, verrà accettata la mano tesa da Movimento 5 stelle, Civitavecchia popolare e Lista D’Antò al resto del centrosinistra, che nel caso perderebbe alcune pedine per far posto ai nuovi alleati. Ecco comunque di seguito il comunicato delle tre liste che fanno capo all’esponente dei 5 stelle. “Civitavecchia sta attraversando un momento storico difficile e, mai come ora, avrebbe avuto bisogno di un’amministrazione forte e coesa come sarebbe stata la nostra, capace di guidare la città con un progetto serio e dettagliato. Abbiamo lavorato duramente, ascoltando e studiando a fondo, per proporre una visione che potesse davvero fare la differenza. Migliaia di persone hanno riposto la loro fiducia in questo progetto, ma purtroppo non abbastanza da permetterci di prendere il timone di questa meravigliosa città.Coloro che ci hanno sostenuto lo hanno fatto perché credono in noi, nelle nostre idee e nella nostra determinazione. Per rispetto verso questi cittadini, non possiamo arrenderci ora. Non possiamo accettare che la città venga consegnata per altri cinque anni a chi ha dimostrato di non essere all’altezza, di mettere gli interessi personali al di sopra di quelli della collettività, di non avere remore a sfruttare le difficoltà delle famiglie e la precarietà dei lavoratori per ottenere qualche voto in più. Non possiamo lasciare la città nelle mani di personaggi come Grasso, che da sempre (basti ricordare la vicenda ecoballe o il biodigestore), ed ancor di più in campagna elettorale, ha dimostrato di non riuscire a pensare al bene comune, anteponendovi sempre gli interessi di parte e perdendo pezzi in tempi record.In questo momento critico, riteniamo doveroso fare un ulteriore sforzo, mettendo da parte quello che divide per guardare a quello che accomuna. Per questo motivo, in questa fase di ballottaggio, riteniamo di dover lavorare per limare le divergenze che ci dividono dal centro sinistra e creare un fronte comune contro questa destra che rischia di fare danni irreversibili al nostro territorioCi rendiamo perciò disponibili, con la nostra coalizione compatta, ad un apparentamento formale basato su punti che possano guidarci nel dare una prospettiva a Civitavecchia, nel risolvere le urgenti criticità che la nostra città sta vivendo e ci permetta di mettere in campo una formazione in grado di raccogliere i consensi necessari per vincere questo ballottaggio.Non potremo protestare o manifestare contro le ingiustizie in futuro, sapendo di aver avuto la possibilità di evitarle e di non averci almeno provato. Questo sarebbe veramente incoerente.Solo così possiamo fare la differenza e costruire un futuro migliore per Civitavecchia fin da subito.Tra cinque anni sarà troppo tardi”.

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San Paolo: partono i lavori al pronto soccorso

Grazie ad uno specifico stanziamento regionale di fondi per il Giubileo 2025, la Asl Roma 4 realizzerà rilevanti interventi di manutenzione straordinaria, oltre all’acquisto di nuovi arredi e di attrezzature destinate al Pronto Soccorso dell’Ospedale “San Paolo” di Civitavecchia. L’avvio dei lavori è programmato nella prossima settimana e nella giornata di oggi le attività dell’attuale piastra di emergenza saranno trasferite negli spazi dell’ala sinistra della struttura al piano terra della struttura ospedaliera. L’accesso dell’utenza al Pronto Soccorso pertanto sarà consentito dall’ingresso principale dell’Ospedale, seguendo le apposite indicazioni ed i percorsi delineati dalla Direzione Sanitaria del Polo Ospedaliero. Rimarrà comunque garantito l’accesso con veicoli privati, per i casi di emergenza e per i portatori di handicap, dall’ingresso carrabile di largo Donatori del sangue, opportunamente indirizzati da personale addetto alla viabilità. Di conseguenza l’accesso all’Ospedale, ai reparti e ai servizi ospedalieri per la durata dei lavori sarà temporaneamente posizionata al piano meno uno. L’ingresso sarà raggiungibile seguendo le indicazioni e i percorsi esterni opportunamente segnalati con il supporto di personale dedicato. I pazienti e gli accompagnatori che devono accedere ai reparti e agli ambulatori devono utilizzare gli ascensori adiacenti la Farmacia. I reparti di Oculistica, Dialisi, Laboratorio Analisi e Oncologia sono raggiungibili con gli ascensori del reparto di Radiologia al piano meno uno. Tale disposizione resterà in vigore per il tempo necessario, stimato in sei mesi e comunque sino alla conclusione dei lavori di ristrutturazione. “Ci scusiamo con l’utenza per i possibili disagi dovuti all’avvio del cantiere lavori, assicurando che nelle prossime settimane saranno previste ulteriori misure per agevolare l’accesso alla struttura dei pazienti, dei familiari e degli operatori – hanno spiegato il Direttore Generale facente funzioni, dottor Roberto Di Cicco e il Direttore Sanitario Aziendale, dottoressa Simona Ursino – necessari tuttavia per poter restituire alla città un Pronto soccorso più spazioso, confortevole e funzionale a vantaggio dell’utenza e degli operatori sanitari. Il cantiere lavori sarà monitorato con attenzione – prosegue la Direzione – allo scopo di garantire il rispetto del cronoprogramma e concludere i lavori entro il mese di dicembre, ripristinando così l’ordinaria fruibilità della struttura ospedaliera”.

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All’ultima giornata riesce l’impresa della salvezza all’Asp Civitavecchia in serie C

Ieri pomeriggio con una grande prestazione davanti al pubblico trainante del Palazzetto Insolera – Tamagnini le rossoblù centrano l’obiettivo che sembrava quasi perso poco meno di un mese fa. Grazie alla determinazione le ragazze allenate da Giovanni Guidozzi salvano la serie C e il prestigio della storica società sportiva civitavecchiese che merita ampiamente questo traguardo anche per l’attenzione con cui si dedica da sempre al territorio nello sport e nel sociale. A fine partita i festeggiamenti con tutto lo staff, il pubblico e il presidente onorario Mojoli e l’attuale presidente Marina Pergolesi molto soddisfatta per l’epilogo. Ringraziamo Raffaele Paravani per la gentile concessione delle foto. Lorenzo Leoncini Il presidente Marina Pergolesi e il capitano Federica Belli

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