Ottobre 22, 2024
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Civitavecchia, infermiere salva la vita ad un bambino nell’indifferenza generale

Una giornata che poteva finire nel dramma quella ieri a Civitavecchia. Nel pomeriggio verso le 17 circa nei pressi di Terrazza Guglielmi un bambino di nome Raoul ha avuto una probabile crisi respiratoria: a quel punto un infermiere di passaggio, Giordano Di Martino, ha compreso la gravita della situazione e si è precipitato sul bambino prestando il primo fondamentale soccorso. «Stavo passeggiando con il mio cane – ha dichiarato l’infermiere – quando, da lontano, ho visto un gruppo di bambini in evidente stato di agitazione, alcuni piangevano e gridavano. A quel punto mi sono avvicinato e ho notato che uno di loro era steso a terra, cianotico, con evidenti difficoltà respiratorie e privo di sensi. Non ho fatto altro che mettere in pratica quello che è il mio lavoro, l’ho messo in posizione laterale di sicurezza, ho pulito la bocca e ha iniziato a riprendere colore, gli sono rimasto vicino mentre ho chiesto di chiamare subito un’ambulanza». In un successivo post Giordano Di Martino ha poi evidenziato come tutto sia accaduto quasi nell’indifferenza generale, denunciando uno stato di degrado morale allarmante che si manifesta anche in situazioni così umanamente gravi.

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Escono dal porto con 50 chili di cocaina nell’auto

Ancora una volta il porto di Civitavecchia regala sorprese… stupefacenti. Nei giorni scorsi è infatti avvenuto un maxisequestro di cocaina, di cui l’autorità ha dato notizia soltanto poche ore fa. C’è anche il sospetto che l’ingente quantitativo di droga fosse nascosto all’interno dello scalo, visto che i tre arrestati nelo corso dell’operazione avevano con loro tutta una serie di attrezzi che fanno pensare all’esistenza di una zona di stoccaggio. Ma ecco il comunicato ufficiale: “I Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia, d’intesa con la locale Procura della Repubblica, nei giorni scorsi, hanno arrestato tre uomini, due di 43 e 57 anni, residenti a Terni e già noti alle forze dell’ordine per reati in materia di stupefacenti e un 31enne residente a Roma, incensurato, gravemente indiziati del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. I tre, controllati dai Carabinieri all’uscita dall’area portuale di Civitavecchia, a bordo di due auto, sono stati trovati in possesso di 3 borsoni, contenenti 44 involucri termosaldati poi risultati contenere 51,222 kg di cocaina. Nello specifico la droga era nel bagagliaio dell’auto condotta dal 43enne preceduta da auto con a bordo gli altri due. Oltre alla droga e le auto prese a noleggio, i Carabinieri di Civitavecchia hanno anche sequestrato 6 telefoni cellulari, 2 dispositivi G.P.S., 2 ricetrasmittenti, 2 scale e utensili vari rinvenuti nella disponibilità dei tre arrestati e che si ipotizza possano essere stati adoperati per estrarre lo stupefacente da contenitori stoccati presso l’area portuale. I tre indagati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Civitavecchia, Nuovo complesso Borgata Aurelia dove il Tribunale di Civitavecchia ha convalidato il loro arresto e disposto la custodia cautelare in carcere”.

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Csp, nominati i nuovi vertici dall’amministrazione Piendibene

Come preventivato e dato per scontato nell’ultimo periodo è Francesca Romana Tomaselli il nuovo presidente dell’azienda municipalizzata civitavecchiese. L’avvocato romano, che sostituisce il collega Lungarini, sarà affiancato dai due nuovi consiglieri d’amministrazione Alessio Gatti e Paola Rita Stella che sostituiscono rispettivamente Matteo Mormino e Sonia Mazzucco. Il sindaco Piendibene ha riconosciuto il buon lavoro svolto dal CdA dimissionario «Certo, non vanno dimenticati i fondi arrivati nel periodo dell’emergenza sanitaria, ma indubbiamente l’affidabilità della società è migliorata di molto in questi anni» Secondo Piendibene l’obiettivo è migliorare ancora di più l’operatività della società «andando anche oltre i conti, efficientando anche il lavoro. Va premiato chi lavora meglio ed il malcostume non sarà tollerato». Verosimile anche l’introduzione di un indice di soddisfazione per valutare i servizi offerti ai cittadini e migliorare la raccolta dei rifiuti. Lorenzo Leoncini

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“Enel non faccia figli e figliastri”

“L’accelerazione impressa dalla riunione presso il MIMIT alla transizione del polo energetico di Civitavecchia è un ottimo risultato. Dopo mesi di duro lavoro, con la Regione Lazio che si è posta nel ruolo di coordinamento delle istanze provenienti dal comune, dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni datoriali, c’è finalmente un quadro di progetti da valutare.Alcuni di essi ci sembrano in linea con la direzione di quella economia circolare che, dall’Unione Europea in giù, viene indicata come nuova frontiera dello sviluppo, ma anche le iniziative nel campo della logistica ben si legano con le aspirazioni del territorio.Quello che manca, a ben vedere, è un diretto investimento da parte di Enel. È lecito attendersi di più da parte di chi ha ottenuto 70 anni di produzione di energia elettrica e di dividendi dalla città di Civitavecchia, registriamo invece che l’azienda va ad abbandonare il suo core business su questo quadrante della nostra regione. Crediamo invece che si possa e debba fare di più nella direzione di creazione di energia pulita, da parte di un colosso che si vanta giustamente dei propri investimenti in sostenibilità ambientale in tutto il mondo.Ulteriore aspetto sul quale richiamiamo Enel, è quello del rispetto dei contratti in essere con le imprese locali e dell’indotto. In particolare, vigileremo su quel criterio di pari dignità che deve guidare anche e soprattutto una fase delicata come qeuesta, salvaguardando i redditi di tutti i lavoratori senza distinzioni tra aziende amiche e meno amiche. A buon intenditor…” Lo dichiara Emanuela Mari, Consigliera Regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.

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Tidei attacca Piendibene: un grave errore

Un  grave  errore revocare la delibera di adesione alla Provincia Porta D’Italia. È quanto sostiene il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei, bersagliando il collega di Civitavecchia Marco Piendibene e la sua maggioranza dopo la scelta di tornare tra le braccia di Roma Città Metropolitana. In un comunicato, il sindaco di Santa Marinella ricorda che nei  giorni scorsi aveva inviato al neo eletto primo cittadino di Civitavecchia una lettera sottoscritta dai colleghi  di Tolfa, Allumiere e Ladispoli.”La scelta di revocare la delibera di adesione al progetto della costituzione della nuova provincia Porta D’Italia è stata una decisione sbagliata.  Dopo 40  anni che anche il Pd rincorreva l’idea della nascita di provincia e dopo che finalmente anche il comune di Fiumicino non avendo prima le possibilità  aveva deciso di staccarsi dall’egida di Roma e di città metropolitana, Civitavecchia, invece di cogliere  un’importante opportunità per esigenze esclusivamente partitiche, si è tirata indietro.  Una decisione  che ripeto  è sbagliata  perchè il  far parte di una nuova provincia avrebbe favorito un omogeneo sviluppo di questo territorio  e  tutti i comuni appartenenti a questo nuovo ente locale che si potrebbe definire bipolare che avrebbe ruotato attorno alle due località di Fiumicino e Civitavecchia.  Due città dalle immense potenzialità  dal momento che sono sedi del  più grande aeroporto internazionale d’Italia e del primo porto crocieristico d’Europa. Questo senza contare  tutte le infrastrutture che sarebbero potute sorgere sempre su questo  territorio   e si, mi riferisco  a  uffici provinciali  essenziali quali Inps, Prefettura Questura. Uffici che finalmente sarebbero stati più vicini anche logisticamente  ai cittadini ed utenti. E  l’elenco potrebbe essere ancora lungo e includere gli uffici ad esempio alla Motorizzazione Civile , gli sportelli  per le richieste di invalidità  civile che obbligano tantissimi cittadini a recarsi con i disagi che ne conseguono nella Capitale. Avremmo potuto dotare   il territorio della nuova provincia di tutte quelle strutture  facilmente raggiungibili dai comuni  attraverso l’autostrada la via Aurelia e la linea ferroviaria evitando il pendolarismo verso Roma in uffici spesso al collasso.  Non riesco a capire per quale reale motivo si sia arrivati a compiere questo passo tanto più che ricordo che anche il Movimento Cinque Stelle  con l’ex sindaco Cozzolino aveva adottato una delibera per uscire dalla Città Metropolitana. Ora cosa è successo,  perchè hanno rinnegato quella decisione?   La nuova provincia avrebbe portato nuovi posti di lavoro e sviluppo economico occupazionale. Avrebbe dato centralità e dignità ad un territorio che oggi è marginale  e fagocitato da altre città dell’ hinterland romano e dalla stessa Capitale. Abbiamo appreso che alcuni cittadini si stanno muovendo per promuovere un referendum, mi auguro che tale iniziativa vada avanti  e che liberamente  Civitavecchia  possa scegliere sulla base dell’ esito di una consultazione referendaria. Al di là di questo, ricordo ancora come riportato nella lettera sottoscritta dai colleghi Landi, Bentivoglio e Grando che  la nuova Provincia  avrebbe anche incrementato il suo potere contrattuale  al cospetto di Stato e Regione  e avrebbe potuto offrire a tutti i cittadini  anche la realizzazione di un nuovo plesso ospedaliero o universitario  e garantire una gestione più accurata del suolo e dell’ambiente. Al contrario ora si rischia di perdere per sempre tutte queste opportunità e a mio personale avviso al di là degli schieramenti ideologici e partitici si sta compiendo un gravissimo errore”, conclude Tidei.

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Nuova provincia addio, ma prende quota il referendum

La delibera con la quale Civitavecchia aderiva alla nuova provincia “Porta d’Italia” è abrogata. Stamane il consiglio comunale ha infatto revocato la precedente delibera (risalente ad aprile) con cui si lasciava l’area metropolitana di Roma per rivedere l’assetto istituzionale del territorio, alla luce della creazione di un ente che avrebbe racchiuso tutti i Comuni della fascia costiera nord del Lazio, da Fiumicino a Montalto di Castro, compresi alcuni dell’enetroterra. Davanti alle proteste delle opposizioni, il sindaco Marco Piendibene ha illustrato i vantaggi di restare nell’area metropolitana di Roma, attaccando polemicamente i colleghi Pietro Tidei di Santa Marinella e Mario Baccini di Fiumicino, sostenitori dell’iniziativa. Ha quindi allargato alla riforma della legge Delrio l’orizzonte della questione, rimandando quindi al ripristino delle province ogni decisione in merito al futuro assetto istituzionale. Dai banchi di Fratelli d’Italia Massimiliano Grasso ha raccolto l’invito di alcuni comitati cittadini e ha quindi annunciato che partirà la raccolta di firme per l’indizione di un referendum abrogativo della delibera che oggi stessa è stata approvata, con 16 voti della maggioranza di centrosinistra.

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Domani l’addio alla nuova provincia

A Civitavecchia fa discutere la volontà della maggioranza del nuovo sindaco Marco Piendibene di ritirare l’adesione alla nuova provincia Porta d’Italia. Secondo il centrosinistra il nuovo assetto istituzionale del territorio non comporterebbe benefici, ma l’opposizione sostiene che lasciare l’Area metropolitana di Roma insieme a tutti i Comuni del litorale sarebbe la scelta migliore. Fratelli d’Italia e Lega Giovani hanno diffuso comunicati di contrarietà, sottolinerando che alla nuova provincia hanno dato l’adesione tutti i Comuni da Fiumicino a Montalto di Castro, compresi Allumiere, Monte Romano e Tolfa. Proprio oggi è giunta la convocazione urgente per la seduta che si dovrà occupare della vicenda. Pare scontato che il centrosinistra avrà i numeri per revocare la delibera di adesione, risalente allo scorso aprile. Appuntamento all’aula Pucci, con inizio ai lavori entro le ore 9.30.

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Civitavecchia, il punto della situazione verso il ballottaggio

Mancano pochi giorni dal ballottaggio del 23 e 24 giugno che definirà chi tra Massimiliano Grasso e Marco Piendibene sarà il nuovo sindaco di Civitavecchia e possiamo delineare un primo bilancio politico tra le forze in campo dopo il primo turno.Un elezione comunale caratterizzata da una campagna elettorale un po’ sottotono per tutti i candidati ma che adesso vivrà lo sprint decisivo.Qualora Grasso portasse al successo la coalizione di centrodestra Civitavecchia troverebbe un’amministrazione rinnovata, con una presenza femminile significativa e soprattutto allineata al colore politico del governo Meloni e della regione Lazio Francesco Rocca, il che potrebbe rappresentare un vantaggio nella corsa ai finanziamenti necessari per la realizzazione delle opere e la crescita della città.Nel caso vincesse la coalizione di sinistra, il democratico Piendibene, essendosi apparentato con il Movimento 5 Stelle, dovrebbe fare i conti con una maggioranza composta oltre che dal suo partito anche, appunto, dal M5S. I democratici perderebbero infatti ben 6 consiglieri a vantaggio della coalizione pentastellata. Un’amministrazione, comunque, quella di Piendibene che vedrebbe un Sindaco ritenuto uno storico dirigente e consigliere comunale del partito democratico, sempre dalla stessa parte da più di trent’anni: senz’altro coerente e dentro la macchina burocratica comunale da decenni.Sullo sfondo di queste elezioni ci sono poi le alleanze ufficiali, ufficiose e possibili.Nel centrodestra non ci sarà apparentamento formale tra la coalizione a sostegno di Grasso e Forza Italia, con la quale tuttavia c’è un accordo che prevede nel caso di vittoria il ritorno al governo cittadino del partito berlusconiano ricomponendo il centrodestra classico con Fratelli d’Italia e Lega.Roberta Galletta con un ottima prestazione si è piazzata quinta grazie a 1800 cittadini che l’hanno votata. Se vincesse Grasso, per la divulgatrice storica civitavecchiese si aprirebbero le porte del consiglio comunale con la possibilità di rappresentare il proprio elettorato, al contrario se vincesse Piendibene, Roberta Galletta resterebbe fuori dall’assise cittadina.Vittorio Petrelli, ultimo classificato al primo turno, non entra in consiglio comunale a prescindere da chi vinca le elezioni.Infine l’incognita astensione: questa settimana è previsto il primo caldo estivo e è possibile un calo della partecipazione al voto. Tuttavia vale la pena ricordare che è inutile criticare o fare post denigratori sui social se poi non si esercita un diritto e dovere fondamentale come quello del voto: è alle elezioni che il cittadino dice la sua esprimendo il voto, il resto sono chiacchere.Buona campagna elettorale a tutti.

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Lunedì sera Francesco Rocca a Civitavecchia per sostenere Massimiliano Grasso

A una settimana dal ballottaggio in cui si sfideranno per diventare sindaco il candidato di centrodestra Massimiliano Grasso e il candidato di Pd e M5S Marco Piendibene si infittiscono gli incontri sul territorio.Tra i vari appuntamenti itineranti lunedì sera arriva in città il governatore del Lazio Francesco Rocca a sostegno di Massimiliano Grasso. Il presidente della regione arriverà alle 20 a San Liborio ai campi da calcio a 5 in via Labat per illustrare risultati ottenuti e progetti per il futuro che vedrebbero all’orizzonte una linea di continuità politica tra governo, regione e comune.Un ulteriore segnale che Civitavecchia è sempre oggetto di attenzione da quando la giunta Rocca di centrodestra si è insediata al governo della regione. L.L.

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Ballottaggio, ancora nessun “parente”

Soltanto nell’imminenza del ballottaggio il centrodestra civitavecchiese potrebbe ritrovare l’unità. Forza Italia ha infatti annunciato di aver chiesto l’apparentamento al candidato sindaco Massimiliano Grasso, sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega e tre liste civiche. Due consiglieri di Fratelli d’Italia (Alessandra Roversi e Francesco Serpa) e uno della Lista La Svolta (Sandro Scotti) dovrebbero, secondo i primi conteggi, lasciare il posto ai tre primi non eletti azzurri: Andrea De Paolis, Deborah Zacchei e Pamela Pierotti. Si attende però (entro il termine di legge perentorio di domenica prossima) la risposta di Grasso e della su coalizione. Dall’altra parte, si registra invece la decisione di Italia Viva di sostenere con un accordo semplice l’altro candidato arrivato al ballottaggio, Marco Piendibene. “Nel ringraziare Paolo Poletti per le competenze e l’impegno messi in campo al primo turno delle Comunali di Civitavecchia, al ballottaggio sosterrò Marco Piendibene”. Così ha infatti annunciato la capogruppo regionale di Iv Marietta Tidei. In questo caso quindi si tratta di libera indicazione agli elettori. “La nostra città non può assolutamente permettersi la riedizione di un’amministrazione in cui può cambiare il capitano ma non il resto della squadra. La vittoria della destra rappresenterebbe di fatto la riproposizione di un disastro. Un’amministrazione divisa e inconcludente e che in cinque anni ha prodotto soltanto danni. Mi auguro che Marco Piendibene avrà nei prossimi giorni la volontà di interloquire con tutti coloro che non lo hanno sostenuto al primo turno e di aprirsi alle proposte programmatiche che giungeranno dalle forze esterne alla sua coalizione, in modo da recuperare il gap che lo separa dall’altro candidato e ottenere il consenso della maggioranza dei votanti”, conclude Marietta Tidei. Resta invece incerto l’apparentamento offerto dall’altro candidato a sindaco rimasto fuori dai giochi, cioè Vincenzo D’Antò. In questo caso Piendibene dovrebbe però sacrificare ben sei dei consiglieri eletti nelle sue liste, circostanza che ostacola non poco un accordo ufficiale.

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