Luglio 27, 2024
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Il disastro annunciato e la speranza Piendibene

Tanto tuonò che piovve e i mari agitati si trasformarono in tempesta. Come previsto nel nostro articolo del 27 febbraio 2024 sulle elezioni regionali della Sardegna, il centrodestra ha perso anche le comunali di Civitavecchia. Il nuovo sindaco, eletto ieri, è infatti Piendibene. Nulla di sorprendente sul fronte del nostro litorale, dove è noto che quando il centrodestra non si presenta unito, finisce inevitabilmente col perdere. Se da Cerveteri a Tarquinia, sul Tirreno si affacciano solo sindaci di centrosinistra, c’è il dubbio su quanto si tratti di meriti dei vincitori o demeriti dei perdenti. Qualcuno dovrà pur mettersi in discussione, no?Rimane ancora da chiarire la scelta di Giorgia Meloni e dei suoi colonnelli, in collaborazione con il rappresentante regionale della Lega Claudio Durigon, di non rispettare le volontà del vice Premier Salvini, che avrebbe voluto il sindaco uscente Ernesto Tedesco per un secondo mandato. “Squadra che vince non si cambia”? Ecco, speriamo che almeno adesso si cambi la squadra che ha perso…La giunta Tedesco ha dovuto affrontare la pandemia da Covid-19, l’uscita dal carbone e ha portato a dama importanti dossier quali la questione Italcementi, la barriera soffolta, l’acquisizione di Borgata Aurelia e numerosi altri progetti. E’ questa l’eredità di Marco Piendibene, che dovrà trovare una sintesi non semplice, tra le varie anime della sua composita maggioranza e dimostrare stabilità in una città in cui in politica non c’è mai niente di scontato…L’augurio da fare al neo sindaco e al suo staff è di non avere una squadra litigiosa e in certi frangenti addirittura inadeguata, come quella che si è ritrovato il suo predecessore. Se il sindaco Marco Piendibene oggi è al Pincio è la prova che gli “intrighi” di Palazzo non ripagano, ma vengono ripagati il buon lavoro e la tanta abnegazione. Mariangela Capparella

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Civitavecchia, il punto della situazione verso il ballottaggio

Mancano pochi giorni dal ballottaggio del 23 e 24 giugno che definirà chi tra Massimiliano Grasso e Marco Piendibene sarà il nuovo sindaco di Civitavecchia e possiamo delineare un primo bilancio politico tra le forze in campo dopo il primo turno.Un elezione comunale caratterizzata da una campagna elettorale un po’ sottotono per tutti i candidati ma che adesso vivrà lo sprint decisivo.Qualora Grasso portasse al successo la coalizione di centrodestra Civitavecchia troverebbe un’amministrazione rinnovata, con una presenza femminile significativa e soprattutto allineata al colore politico del governo Meloni e della regione Lazio Francesco Rocca, il che potrebbe rappresentare un vantaggio nella corsa ai finanziamenti necessari per la realizzazione delle opere e la crescita della città.Nel caso vincesse la coalizione di sinistra, il democratico Piendibene, essendosi apparentato con il Movimento 5 Stelle, dovrebbe fare i conti con una maggioranza composta oltre che dal suo partito anche, appunto, dal M5S. I democratici perderebbero infatti ben 6 consiglieri a vantaggio della coalizione pentastellata. Un’amministrazione, comunque, quella di Piendibene che vedrebbe un Sindaco ritenuto uno storico dirigente e consigliere comunale del partito democratico, sempre dalla stessa parte da più di trent’anni: senz’altro coerente e dentro la macchina burocratica comunale da decenni.Sullo sfondo di queste elezioni ci sono poi le alleanze ufficiali, ufficiose e possibili.Nel centrodestra non ci sarà apparentamento formale tra la coalizione a sostegno di Grasso e Forza Italia, con la quale tuttavia c’è un accordo che prevede nel caso di vittoria il ritorno al governo cittadino del partito berlusconiano ricomponendo il centrodestra classico con Fratelli d’Italia e Lega.Roberta Galletta con un ottima prestazione si è piazzata quinta grazie a 1800 cittadini che l’hanno votata. Se vincesse Grasso, per la divulgatrice storica civitavecchiese si aprirebbero le porte del consiglio comunale con la possibilità di rappresentare il proprio elettorato, al contrario se vincesse Piendibene, Roberta Galletta resterebbe fuori dall’assise cittadina.Vittorio Petrelli, ultimo classificato al primo turno, non entra in consiglio comunale a prescindere da chi vinca le elezioni.Infine l’incognita astensione: questa settimana è previsto il primo caldo estivo e è possibile un calo della partecipazione al voto. Tuttavia vale la pena ricordare che è inutile criticare o fare post denigratori sui social se poi non si esercita un diritto e dovere fondamentale come quello del voto: è alle elezioni che il cittadino dice la sua esprimendo il voto, il resto sono chiacchere.Buona campagna elettorale a tutti.

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Sentenze di carta nell’urna elettorale

Una candidata entra in Europarlamento a furor di popolo nonostante quattro condanne, provvedimenti di daspo in varie città e 90 mila euro di debiti con lo Stato per occupazione abusiva di case.Nelle stesse ore, a Civitavecchia si fa scoppiare il caso sulla “impresentabilità” di Lamberto Alessandro, candidato consigliere del gruppo “Noi Moderati” di Poletti. Un caso assai più piccolo: eppure meritevole di attenzione per tutta una serie di particolari… Vediamoli. Le informazioni, risalenti al 30 maggio 2024 e provenienti da un’inchiesta della Commissione Parlamentare, sono state pubblicate solo nel pomeriggio del 7 giugno. Alessandro Lamberto (qui la sua Lettera) ha prontamente risposto, facendo notare quanto il tempismo dell’informazione fosse quanto meno sospetto.In effetti, sin troppo scontato sollevare un’importante questione di giustizia e correttezza. La Costituzione, all’articolo 27, sancisce la presunzione di innocenza, e finché il casellario giudiziario di Alessandro rimane pulito, appare ingiusto trascinarlo nella gogna mediatica. Impresentabile non è sinonimo di incandidabile, eppure in Italia spesso le accuse vengono usate come armi politiche, soprattutto quando le elezioni sono imminenti. Nei processi penali, i magistrati sono chiamati a giudicare “oltre ogni ragionevole dubbio”. Cosa che in questo caso, nessuno ha ancora fatto. E allora è stato giusto mettere un candidato nella condizione di essere giudicato dall’opinione pubblica prima ancora che la giustizia faccia il suo corso? La tempistica di queste rivelazioni è sospetta e potrebbe aver influenzato l’esito delle elezioni, sollevando dubbi sulla trasparenza e la correttezza del processo elettorale.Tutto ciò, senza dare ascolto a chi sostiene addirittura che ci potesse essere un interesse diretto e particolare da parte di chi ha pubblicato l’articolo nelle elezioni in corso. Sarebbe davvero il colmo… M. C.

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Idea Radio lancia la sua nuova “Visual Radio TV”

Idea Radio annuncia il lancio della sua “Visual radio TV”, che si aggiunge all’offerta delle piattaforme radio in FM, DAB+, internet e social.E lo fa per l’occasione con la pubblicazione della nuovissima APP gratuita per sistemi Android e Apple, Android ed Apple tv, Carplay ed Alexa.Scarica subito l’applicazione a questi link ed entra nel mondo di idea radio. Clicca qui per scaricare l’App su Play Store con sistema android su cellulari, tablet e tv Clicca qui per scaricare l’App su Apple store, su cellulari ,iPad, tv e carplay in auto L’offerta della nostra emittente radio si amplia con la Visual Radio TV, visibile grazie ad un aggiornamento dell’App Idea Radio disponibile su Play Store e Apple Store.Nuovo menu e una grafica rinnovata fanno da cornice alla grande novità: la radiovisione! Con il bottone “TV”Con la nuova App è possibile ascoltare la radio in audio HD e guardare al nuovissima “Visual Radio Tv”. Inoltre l’applicazione è stata dotata di carplay, che permette di visualizzarla direttamente sul display dell’autovettura che ne è dotata.Una vera e propria rivoluzione al passo con i tempi.Scaricala subito è gratuita!

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Centrodestra col mal di mare

Dall’altra sponda del Tirreno arriva un segnale tutt’altro che positivo per il neonato Governo Meloni. Le elezioni della regione Sardegna si sono tramutate in una batosta elettorale ai danni del candidato imposto da Fdi Truzzu e questo rappresenta un campanello d’allarme molto grave per il Governo. Così anche a Civitavecchia, Fratelli d’Italia ha fatto intendere più volte di voler indicare un candidato sindaco, senza avanzare proposte concrete, per marcare le distanze dalla Lega ed ottenere la tanto agognata poltrona di sindaco alle elezioni di giugno. Scelta che potrebbe rivelarsi pericolosa per tutto il centrodestra locale, che rischia di vedersi togliere il timone del Pincio da candidati di fazioni opposte. In Sardegna, nonostante i numerosi video apparsi in rete di insulti e proteste contro la Segretaria del Partito Democratico Schlein, i nostri connazionali sardi hanno potuto soltanto votare come alla roulette. Indice questo di un popolo ormai al totale sbaraglio, che sentendosi abbandonato dalle istituzioni decide alle urne di votare ciò che per loro rappresenta il “male minore”. Questo è tutto dire, dal momento che da quando Elly Schlein è entrata in campo politico, il PD non ha mai visto precipitare così i suoi consensi negli ultimi 20 anni. In mezzo a tensioni crescenti, il destino del centrodestra sardo è incerto. Con la scelta di Fratelli d’Italia di non sostenere il Presidente uscente Solinas, si è aperto un varco nel panorama politico che potrebbe portare a conseguenze imprevedibili? Chissà… Dalle onde tumultuose dell’instabilità che sferzano le coste sarde, inevitabile rivolgere lo sguardo verso Civitavecchia, aspettando di vedere se sarà un centrodestra coeso, o qualcun altro, a portare a compimento i progetti avviati dalla giunta Tedesco in questi intensi cinque anni. Italcementi in testa… Mariangela Capparella

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Costi della politica: da che pulpito (anzi scaffale)…

Simpatico il dibattito sui “rimborsi” ai consiglieri comunali di Civitavecchia. Simpatico e soprattutto interessante, come tutto ciò che, gettato sotto la luce, proietta anche ombre.  E di temi che rimangono nell’ombra (a ben vedere) in questa storia dei “costi della politica civitavecchiese” ce ne sono molti. Vediamo di stanarli uno a uno. Primo punto: il dibattito viene lanciato all’improvviso e proprio sul finire della consiliatura. Nessuno se n’è accorto, nessuno ha fatto ammenda finora, nessuno ha sentito il bisogno di puntare il dito per tempo contro ciò che vive come una stortura. Chi lo ha fatto (chi lo sta facendo adesso, in queste ore) ha avuto “l’illuminazione” proprio quando la campagna elettorale muove i primi passi. Ma dai? Secondo: le cifre iperboliche investono (nel senso che… lo prendono proprio sotto!) innanzitutto il centrosinistra, quasi che un automobilista reso pazzo dai divieti a 30 km/h volesse vendicarsi sul Pd, azzoppandone l’esponente col maggior consenso personale. Perché? Terzo: le cifre iperboliche pubblicate si riferiscono agli ormai 5 anni totali, non all’anno e men che meno al mese. Soprattutto, non sono soldi entrati nelle tasche dello sventurato consigliere finito nel tritacarne. E qui occorre essere molto attenti. Se il consiglio comunale si riunisce, e il consigliere è presente, quel giorno a lui è corrisposto esclusivamente il gettone di presenza di 32 euro e 54 centesimi (lordi) per l’intera giornata. Così anche per le commissioni consiliari: se il membro risponde all’appello della seduta cui è stato convocato, per quel giorno gli sarà riconosciuto il gettone di 32,54 (lordi). Semplicemente, questo è: tanto è vero che la media degli emolumenti che i consiglieri comunali prendono a Civitavecchia si attesta attorno ai 100 euro a settimana. Allora, dove nascono le cifre iperboliche che rimbalzano tra indignati social disattenti e organi d’informazione compiacenti? Sono corrisposte dal Comune non al consigliere comunale, ma al suo datore di lavoro, per rifonderlo del tempo durante il quale il suo dipendente-politico si assenta dall’impiego personale per svolgere le mansioni cui è stato chiamato dall’elettorato (cioè noi). Cosa che evidentemente non può avvenire per imprenditori e liberi professionisti, ai quali il “lavoro” di consigliere presenta l’altra faccia della medaglia dei “costi della politica”: in questo caso a rimetterci infatti, quasi sempre, sono proprio loro, che perdono clienti e occasioni di guadagno per stare dietro ad atti e delibere (a meno di non diventare assessori). Chi non costerà mai nulla di rimborsi, insomma, può appartenere solo a due categorie di “politico”. Il primo tipo che viene in mente è il nullafacente, o buono a nulla: e l’elettorato ha già imparato che quelli è meglio non farli governare. Il secondo è invece il pensionato: eureka! Hai visto mai che qualcuno abituato a un marketing particolarmente aggressivo stia cercando di “vendere” proprio questo tipo di prodotto dai suoi scalcinati scaffali? Ah, saperlo…

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Un’Idea di Pasqua serena

Ai lettori di Ideanews24, agli ascoltatori di Idea Radio, vada il nostro sincero augurio di una Serena Pasqua. A voi, ai vostri affetti più cari e a tutta la nostra Community.

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Il trionfo di Elly Schlein e i sorrisi a destra. E’ lei l’anti-Meloni.

Il Partito Democratico, coerentemente sia a livello nazionale che a livello locale, ha scelto il candidato radical chic e green. Evidente il segnale di discontinuità che la sinistra italiana ha chiesto dopo anni di annacquamento in cui la missione del principale partito del centrosinistra è sembrata ambigua. Un primo commento considerando alcuni dati: Elly Schlein ha vinto con il 53,80% dei voti contro il 46,20% di Stefano Bonaccini, il candidato moderato governatore dell’Emilia Romagna dato per favorito alla vigilia. E proprio qui sta il primo dato strano: Bonaccini era arrivato alla “finale” per la corsa alla segreteria democratica dopo aver dominato le primarie dedicate agli iscritti con la maggioranza assoluta oltre il 53%, mentre Elly Schlein era ferma intorno al 35%. Come è stato possibile la clamorosa vittoria di Elly Schlein dopo questi dati iniziali? Facile, le precedenti consultazioni erano riservate solo agli iscritti al Pd, mentre ieri le votazioni erano aperte a chiunque. Facile dedurre che a portare voti alla candidata classe 1984 siano stati i voti “prestati” dal centrodestra, la cui classe dirigente evidentemente individuava in Elly Schlein il personaggio ideale per proseguire indisturbato alla guida del Paese; ma forse potrebbero essersi sbagliati, favorendo la corsa del leader politico antagonista naturale di Giorgia Meloni. Il Capo del Governo che si presenta come donna e madre, cristiana, italiana, “underdog” proveniente dalla periferia romana e fieramente di destra dai tempi del Fronte della Gioventù; il capo del principale partito di opposizione è invece poliglotta, figlia di un accademico americano di origini ebraiche, omosessuale, cresciuta negli ambienti radical chic internazionali e con un idea di futuro molto diversa rispetto a chi l’ha preceduta. Ed entrambe sono donne, quindi lotteranno alla pari anche sul piano della comunicazione. Lo scontro si annuncia epocale. Lorenzo Leoncini

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Mari (agitati) in Fratelli d’Italia

Scossoni in maggioranza o… nell’opposizione? E’ quel che ci si chiede da quando Emanuela Mari, Presidente del Consiglio Comunale di Civitavecchia, ha ufficializzato la sua adesione al Partito di Giorgia Meloni. Vale allora leggere controluce il comunicato con il quale ha dato notizia del passaggio a Fratelli d’Italia. Eccolo:  “Con grande emozione posso finalmente ufficializzare la mia adesione a FDI. Intendo innanzitutto ringraziare i dirigenti nazionali e locali che mi hanno accolto con entusiasmo tra le file di FDI. Per questo il primo ringraziamento è rivolto al Presidente provinciale Marco Silvestroni”. Non c’è però malanimo con il partito col quale ha iniziato la sua carriera. “È imprescindibile per me ringraziare sinceramente  il Coordinatore Regionale, il Coordinatore Provinciale ed il Coordinatore  Comunale, i militanti, i  simpatizzanti, gli assessori ed il gruppo consiliare di Forza Italia con cui ho condiviso militanza e battaglie politiche. Se sono riuscita a crescere e migliorare in questi anni è anche grazie a ognuno di loro”. Lo sguardo di Emanuela Mari si volge però al futuro, come quello di tutti: “L’obiettivo è quello di poter dare fin da subito il mio contributo di idee, di esperienza e di entusiasmo ad un Partito che con la forza travolgente del suo  Leader ha saputo diventare il più importante punto di riferimento Politico degli italiani.  Questa scelta per me rappresenta assieme una grande opportunità e una grande responsabilità, darò tutta me stessa per meritare la fiducia ricevuta”.  E gli equilibri all’aula Pucci? “Spero davvero che la mia adesione a Fratelli d’Italia, oggi all’opposizione nell’amministrazione di Civitavecchia, possa anche essere uno stimolo in più a riunire finalmente il centrodestra cittadino. Per restituire l’unità perduta e dare maggiore forza all’amministrazione comunale, seguendo la strada tracciata dal centrodestra al Governo della Nazione e presto alla guida della Regione Lazio”. Non sembra insomma esserci quel passaggio della presidente del consiglio all’opposizione: saranno se mai certi supposti “ideologi” di Fdi locale (alcuni dei quali sempre rimasti fuori dal partito, pur dettando le regole al gruppo consiliare sotto le insegne di una lista civica) a dover spiegare cosa hanno a che spartire (per storia personale od altro) con la divisa di una forza politica di destra e patriota che la Mari può invece “indossare” con estrema nonchalance.

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Ci innoviamo per crescere

In un mondo che comincia a interrogarsi su tanti presunti progressi acquisiti, abbiamo imparato dietro la parola innovazione si cela spesso dell’altro: che nel miglior caso significa voler delegare a macchine o “intelligenze artificiali” il compito che una volta era degli esseri umani, nel peggiore abbandonare gli stessi ad automatismi privi del buon senso e soprattutto senz’anima.Se oggi ideanews24 si presenta sotto una nuova veste, è quindi frutto di una volontà di innovare, ma non tanto per fare. È una ulteriore tappa su un processo di crescita graduale e costante, che vuole indicare con forza la direzione di una informazione fatta con chiarezza.Il sito ne giova in termini di fruibilità tecnica, come i nostri lettori avranno modo di verificare: la semplicità del messaggio, diretto e in diretta come la voce di Idea Radio, sarà sempre più il faro per la nostra navigazione on line.

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