Luglio 27, 2024
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Paesaggi dell’Arte cala altri due colpi

Ancora un fine settimana con le originali proposte musicali del festival Paesaggi dell’Arte 2023, di nuovo nella fresca ed evocativa cornice del Parco delle Mura, con due concerti che potrebbero rivelarsi sorprendenti per alcuni aspetti e particolarmente avventurosi nella loro esplorazione sonora di territori acustici incogniti, anche attraverso l’impiego di un complesso supporto tecnologico che ne moltiplica le possibilità timbriche e le articolazioni ritmiche. Il primo progetto, stimolato e sostenuto dal festival, sarà presentato venerdì 28 luglio alle ore 21.30. Basato sull’interazione artistica in corso tra Paolo Angeli, con chitarra sarda preparata ed elettronica, e Alessandro D’Alessandro, con organetto preparato ed elettronica. Il loro dialogo musicale, introdotto da due monologhi, prevede l’utilizzo di strumenti che nascono dalla tradizione popolare e che progressivamente sono stati trasformati in apparati sonori inediti e innovativi, con caratteristiche tecniche ed espressive in costante sviluppo. Candidato ai Grammy Awards 2023, Paolo Angeli è nato a Palau nel 1970 ed è cresciuto nella punta Nord della Sardegna. Partendo da uno strumento tradizionale, la chitarra sarda, ha ideato e perfezionato una vera e propria chitarra-orchestra con diciotto corde: un ibrido tra chitarra baritono, violoncello e batteria, con tanto di martelletti, pedaliere ed eliche a passo variabile. Ha collaborato con Pat Metheny, Fred Frith, Iva Bittová, Hamid Drake, Evan Parker, Antonello Salis, Jon Rose, Paolo Fresu, Stefano Bollani e molti altri. Con Nanni Angeli dal 1996 dirige il festival “Isole che Parlano”. Il suo ultimo album, Jalitah, in duo live con il produttore e musicista Iosonouncane, è l’ennesima conferma di un grande talento e di un appassionante percorso di ricerca musicale. Alessandro D’Alessandro nasce nel 1985 e cresce nel Basso Lazio, a Coreno Ausonio, dove inizia lo studio dell’organetto all’età di nove anni. Pioniere nell’utilizzo dell’elettronica applicata all’organetto, negli anni ha creato un’originale e complessa tecnica per suonare il suo strumento, che ha denominato “organetto preparato”, attraverso l’utilizzo dell’effettistica, di loops e di oggetti vari applicati direttamente, consentendo così a uno strumento tipico della tradizione contadina di poter uscire dai confini rigorosi della musica etnica. Ha collaborato, in studio e dal vivo, con numerosi artisti, fra cui Elio, Sergio Cammariere, Neri Marcorè, Rocco Papaleo, Petra Magoni, Gigliola Cinquetti, la Banda Osiris, Maria Pia De Vito, Flaco Biondini, Vinicio Marchioni, Roberto Angelini, Roy Paci, Franco Battiato, Peppe Barra e moltissimi altri. Il suo ultimo album solista, Canzoni, è stato eletto miglior album della world music italiana (Premio Loano). Entrambi gli artisti si sono formati all’interno della tradizione dei rispettivi luoghi d’origine e proprio alla tradizione si sono ispirati per modificare e rinnovare il suono dei loro strumenti. La libertà, l’improvvisazione, l’utilizzo dell’elettronica e il dialogo continuo tra suoni “preparati” sono gli elementi fondamentali di quest’incontro. Seconda performance in programma, sabato 29 luglio alle 21:30, il concerto solista di Lili Refrain: un progetto nato nel 2007 e messo accuratamente a punto nel corso del tempo, che utilizza chitarra elettrica, voce, percussioni e sintetizzatori, sovrapponendoli in tempo reale attraverso una serie di loop station. L’atmosfera evocata copre un’ampia gamma sonora, combinando trame minimaliste, folk, psichedeliche, blues, metal e operistiche, senza utilizzare alcun computer o tracce preregistrate. La polistrumentista, compositrice e performer romana ha recentemente effettuato un lungo tour in tutta Europa e UK assieme ai leggendari Heilung, gruppo chiave dell’amplified history, e subito dopo è stata invitata da una band storica del calibro dei The Cult come special guest in apertura ai loro concerti: una vera e propria rivelazione musicale, anche in festival internazionali del calibro di Roadburn, Hellfest, Desertfest. I suoi brani sono intrisi di energie rituali e le sue esibizioni dal vivo sono un’esperienza catartica capace di condurre l’ascoltatore oltre i confini di qualsiasi genere. Lili Refrain ha pubblicato cinque album e il pulsante cerimoniale sonoro proposto in quest’occasione sarà tratto in larga parte dal suo ultimo disco: MANA (2022 – Subsound Records).

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Serata in musica sulle note di Claus Boesser-Ferrari

Secondo appuntamento di questo fine settimana con Paesaggi dell’Arte nella Chiesa di Santa Maria in Castello, a Tarquinia. Stasera alle ore 19:00 Claus Boesser-Ferrari, compositore e insegnante tedesco di fama internazionale, ritorna nella città etrusca per creare un nuovo arcobaleno sonoro di corde in vibrazione al tramonto, combinando brani originali, classici rivisitati, improvvisazioni, echi di Pink Floyd e di Jimi Hendrix, sofisticate tecniche ritmico-percussive e un sapiente uso dell’elettronica. L’evento è ad ingresso gratuito. Per informazioni: InfoPoint Tarquinia, 0766/849282.

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Acustica medievale sul sagrato di Santa Maria in Castello

In questo fine settimana il festival Paesaggi dell’Arte presenterà due appuntamenti di rilievo che nel corso della programmazione hanno subito alcune variazioni, di data nel primo caso e di luogo nel secondo.Venerdì 5 agosto alle 21:30, sul sagrato della splendida chiesa romanica di S. Maria in Castello, avrà luogo il concerto di un quintetto che è la versione più aggiornata della collaudata sintesi elettro-tradizionale del gruppo Acustica Medievale, a quarant’anni dal suo esordio discografico per l’etichetta dello storico Folkstudio di Roma. L’evento era previsto originariamente per venerdì 8 luglio, ma è stato poi rimandato per cause di salute. Nelle sue diverse incarnazioni, con la presenza costante dei fondatori, i fratelli Paolo (voce, fiati, chitarra) e Guido Benigni (chitarra, tastiere, voci), e Massimo Santantonio (chitarre, mandolino), il gruppo ha sviluppato un repertorio che, partendo dal Medioevo e dal Rinascimento europei e includendo ballads anglosassoni, strumentali dell’area celtica e composizioni proprie, si manifesta con un’originale combinazione di timbri acustici ed elettroacustici. Oltre al trio dei fondatori, a completare l’attuale formazione, il contrabbassista Andrea Avena, titolare di diversi progetti ed ex membro dell’orchestra di Nicola Piovani, e Mario Puorro, un virtuoso di tamburi a cornice che suona anche in diverse formazioni radicate nella musica popolare. Inoltre, per quest’occasione è prevista la partecipazione di un’ospite speciale: Caterina Bono al violino.Un’altra variazione sarà quella del luogo previsto per il concerto dell’Arctic Duo, sabato 6 agosto alle 19:00. L’evento, originariamente programmato all’Ara della Regina, è stato spostato per ragioni tecniche e climatiche nella più fresca e accogliente cornice del Parco delle Mura. Questo progetto musicale è nato da un’alchemica combinazione di talenti, dove l’inventiva e la classe di Daniele di Bonaventura incontrano lo stile magistrale e la grande capacità compositiva di un formidabile fuoriclasse del contrabbasso, il norvegese Arild Andersen, figura di spicco dell’etichetta discografica ECM. Musiche e atmosfere nord europee, caratterizzate da un’artica rarefazione, si coloreranno di Mediterraneo e si mescoleranno liberamente con sonorità italiche e balcaniche, in una performance caratterizzata da un sapiente utilizzo dell’elettronica. L’originale produzione artistica, che culminerà nella registrazione di un nuovo album subito dopo il concerto di Tarquinia, si è potuta finalmente realizzare anche grazie alla stretta collaborazione del festival con i due musicisti.Il festival Paesaggi dell’Arte è un progetto finanziato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Tarquinia, dalla Regione Lazio, Direzione Cultura e Politiche Giovanili, ai sensi del bando per la valorizzazione del patrimonio culturale tramite lo spettacolo dal vivo, e dalla Fondazione Carivit; con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, e del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia. La direzione artistica è affidata al produttore e archeomusicologo Emiliano Li Castro. Informazioni e prenotazioni possono essere richieste all’InfoPoint di Tarquinia (Barriera San Giusto), tel. 0766-849282 o inviando mail all’indirizzo turismotarquinia@gmail.com

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