Il Pagellone del 5 Giugno
ROBERTO DELLA SETA 2. Vi chiederete: chi è costui? Giornalista, ex parlamentare, è uno dei guru dell’ambientalismo italiano tanto da aver fondato il partito Green Italia. Ebbene, a suo dire “A Civitavecchia si sta realizzando un biodigestore per riciclare la parte organica dei rifiuti ricavandone biometano: vera economia circolare a differenza del megainceneritore. Ma sia nel centrosinistra sia nella destra di Fratelli d’Italia fioccano i no: che pena”. No, caro Della Seta: a Civitavecchia si vuol realizzare il megadigestore delle monnezze romane per produrre gas con cui produrre energia da mandare a Roma. Quindi a noi toccherebbero i camion puzzolenti e le emissioni delle centrali, a lorsignori invece la carica delle batterie alle auto elettriche (nelle Ztl linde e pinte) e ai loro telefonini (per sparare poi queste corbellerie sui social). No, on. Della Seta: a circolare vorticosamente non è l’economia, ma sono solo i nostri zibbidei! Sia gentile: il “bio” digestore, visto che i rifiuti sono i suoi, se lo faccia sul suo bel terrazzo romano… MARCO DI GENNARO 7. Grandi discorsi di sviluppo, promesse di benessere e magnifiche sorti e progressive dietro l’angolo ne abbiamo sentiti a migliaia. Il consigliere del Pd in consiglio comunale ha scelto di volare a quote più basse permettendosi di ricordare sommessamente che c’è un elefante nella stanza: il futuro dei diportisti scippati del posto barca. Nell’attesa della venuta messianica di Roman Abramovic e dei suoi soldi (?) facciamo in modo che il modesto civitavecchiese con la barchetta non debba affondarla per la disperazione. ROBERTO D’OTTAVIO 6. Sette milioni di euro di investimenti da mettere su asfalto e marciapiedi sono davvero una ottima base da cui partire per restituire dignità alla rete stradale civitavecchiese. Ma l’assessore ai lavori pubblici avrà i suoi problemi da superare: a occhio ne sarebbero serviti il doppio e l’impennata dei prezzi delle materie prime è una variabile impazzita da domare. Vedremo. PIETRO TIDEI 5. Fa retromarcia sui parcheggi blu, dopo averne disseminati in ogni dove. L’atteggiamento iniziale da tassator scortese trova almeno un giusto contraltare nella sua decisione di tenere a bada gli sceriffi di Nottingham assiepati nella Multiservizi. Che un sindaco dalla nomea decisionista sappia correggersi è pur sempre una bella notizia.