Il progetto Saperi approda al “Cardarelli”
“Imparerai insegnando, imparando insegnerai”. Qualcuno ritroverà in questa frase la traduzione di un’antica massima latina. Altri un verso del tema musicale del film Disney “Tarzan” del 1999. All’I.I.S.S. “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia di recente ha assunto un significato speciale, poiché riassume in appena quattro parole la filosofia del nuovo progetto S.A.P.E.R.I. S.A.P.E.R.I. nasce come una sperimentazione avviata nell’a.s. 2020/2021 e si basa su una visione originale e innovativa per gestire il recupero delle lacune degli studenti. Il nome stesso è programmatico: è infatti un acronimo che sta per “Studenti che Aiutano i Prof. Ad Effettuare i Recuperi Innovativamente”. In che modo? La novità sta proprio qui: sono infatti gli studenti e le studentesse più meritevoli ad affiancare i propri compagni nel recupero. Si tratta insomma di un tutoraggio tra pari, che le ricerche nell’ambito della didattica hanno dimostrato essere particolarmente efficace. È uno strumento che, dunque, non si sostituisce, ma si affianca ad altre modalità di recupero più tradizionali, quali gli sportelli e i corsi pomeridiani tenuti dai docenti. “Non si deve cadere nell’equivoco che i ragazzi saranno lasciati a loro stessi”, afferma la prof.ssa Flora Breccia, una delle ideatrici del percorso S.A.P.E.R.I. “Il tutoraggio è fortemente strutturato. Ogni studente e ogni studentessa esperti, detti tutor, vengono seguiti dall’inizio alla fine non soltanto dal team dei docenti appositamente formati, ma anche dagli insegnanti della propria classe e della classe dell’allievo in difficoltà, o tutee. Detto questo, però, al tutor rimane una buona dose di autonomia perché sarà lui o lei a scegliere le modalità di intervento. In questo momento abbiamo al lavoro circa quindici binomi tutor-tutee su parecchie discipline. Sono convinta che i risultati appariranno presto”. C’è dell’altro. La fase sperimentale del progetto ha evidenziato che le ricadute positive non si hanno solo sul tutee, ma coinvolgono anche i tutor. Questi, infatti, sottolineano che insegnando ai compagni attivano le conoscenze, riflettono sul modo di apprendere e sulle strategie più efficaci, ampliano le prospettive, acquisiscono nuovi punti di vista e innalzano il proprio livello di autostima e autoefficacia. “L’Istituto Cardarelli si distingue da sempre per la cura e il sostegno verso gli studenti e le studentesse in difficoltà. S.A.P.E.R.I. riesce a conciliare questo obiettivo con la valorizzazione delle eccellenze. Inoltre, accresce le competenze digitali dei partecipanti poiché il percorso si svolge totalmente a distanza, e comunica un importante messaggio di equità e corresponsabilità”, aggiunge il Dirigente Scolastico Laura Piroli. Imparare ed insegnare? Da sempre le due facce di una stessa medaglia, sono oggi ancora più vicini. Come S.A.P.E.R.I. dimostra, se c’è l’uno, ci sarà anche l’altro. È quello che sperimentano tutor e tutee: imparano insegnando e imparando insegnano.