Aprile 19, 2024
“Emergenza Ucraina: ora i fondi passino ai Comuni”
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“Emergenza Ucraina: ora i fondi passino ai Comuni”

“Santa Marinella  città ospitale e inclusiva ha ricevuto  riconoscimento dall’ambasciata Ucraina  in Italia per il grande impegno profuso nell’accogliere e gestire la presenza e l’assistenza dei tanti profughi scappati dalla loro nazione in guerra”: questo quanto dichiarato oggi  nel corso di una conferenza stampa l’assessore ai servizi sociali Pierluigi d’Emilio che già all’indomani  dello scoppio del conflitto con la Russia si era subito attivato istituzionalmente  e personalmente per cercare di organizzare  anche  il  difficile rientro in Italia  di alcuni cittadini  ucraini già residenti a Santa Marinella.

“Complessivamente – afferma D’Emilio – nella nostra cittadina, al momento sono presenti ben 497 cittadini ucraini e la maggior parte di loro ha trovato ospitalità presso alcuni istituti religiosi della zona o nelle famiglie di connazionali che da tempo abitano a Santa Marinella. Per tutte queste persone fuggite dagli orrori della guerra gli ospitanti percepiscono i fondi messi a disposizione per i primi tre mesi, dal Ministero degli Interni e gestiti dalla Protezione Civile, sono dell’idea però, anche a causa del protrarsi della situazione di grave emergenza dovuta al perdurare del conflitto, che sarebbe opportuno che tali fondi debbano essere gestiti direttamente dai Comuni che sono gli enti chiamati a dare delle risposte concrete alle esigenze di queste persone”.

“Per quanto riguarda la nostra città posso dire con sicurezza che il Comune ha cercato da subito di dare accoglienza e supporto a queste persone grazie alla fattiva collaborazione delle associazioni di volontariato, in particolar modo la Misericordia che da settimane ormai provvede alla raccolta e distinzione di beni di prima necessita vestiario ed altro ancora e tutto questo grazie alle donazioni di singoli cittadini e di sponsor davvero generosi come Acea ed Enel. Ci ha colpito anche l’alto tasso di scolarizzazione dei profughi, perlopiù giovani donne con i loro bambini.  Molte di loro hanno qualifiche professionali in ambito sanitario, medici e infermieri, al punto che stiamo valutando la possibilità di poterli occupare all’interno della Asl per coprire le carenze di organico di alcuni settori socio-assistenziali e sanitari. Non posso inoltre esimermi nel ringraziare il Sindaco Tidei che con la sua solita energia mi ha supportato, e a volte sopportato, in maniera infaticabile”, conclude D’Emilio.