Ottobre 5, 2024
“I 5 stelle non possono parlare con Cingolani a nome della città”
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“I 5 stelle non possono parlare con Cingolani a nome della città”

I 5 stelle di Civitavecchia vanno a parlare con Cingolani e scoppia la polemica. A sollevarla è la Lega, che parla di situazione “Surreale, a tratti esilarante, ma comunque gravissima la dichiarazione”. Tutta colpa di una trasmissione televisiva durante la quale il consigliere comunale Vincenzo D’Antò ha parlato fugacemente di una recente visita al Ministro della Transizione ecologica che esponenti del Movimento di Civitavecchia sarebbero riusciti ad ottenere.

“Lasciamo ai cittadini giudicare la sua frase “Stiamo vincendo delle battaglie”, proferita proprio nelle ore in cui su Civitavecchia la Regione Lazio del suo assessore alla “transizione ecologica” Roberta Lombardi faceva planare il megadigestore da 120mila tonnellate… Concentriamoci però sulla frase successiva: “Siamo andati anche a parlare con Cingolani a nome della città, dei comitati e di tutti”.
Ecco, già pensare che uno come D’Antò sia andato a parlare con Cingolani anche a nome nostro rappresenta tutt’altro che una rassicurazione e decisamente una millanteria. Ma soprattutto è una clamorosa opera di scorrettezza politica: il Sindaco ha infatti scritto al ministro Cingolani chiedendo un incontro urgente ormai otto mesi fa e, non avendo avuto risposta, ha successivamente invitato proprio i rappresentanti dell’opposizione ad andare unitariamente presso chi può avere una voce in capitolo sulle tante questioni emergenziali sul tappeto nella nostra città”, attaccano dalla Lega di Civitavecchia.
“Ebbene, non solo i 5 stelle cittadini si sono presi il lusso di andare da soli a perorare non si sa quali cause da Cingolani, ma a riprova di un comportamento che sfiora il senso etimologico della parola “malafede”, hanno pure chiesto un accesso agli atti per sapere se Ernesto Tedesco avesse mandato o no una lettera al ministro, come se il sindaco fosse un buontempone che impiega le giornate a fare scherzi!”.
“Vorremmo quindi dire a costoro: se andate a parlare con qualcuno, fatelo esclusivamente a nome e per conto vostro. Il tempo di dare lezioni per voi era già scaduto il 26 maggio quando gli elettori vi hanno dato il ben servito, figuriamoci adesso che il vostro governo regionale (con la vostra assessora al posto chiave, tenuto dai vostri consiglieri e condiviso col Pd) ci ha dato questo bel megadigestore da digerire…” concludono gli esponenti locali del Carroccio.