Ottobre 10, 2024
M5S
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Il trionfo di Elly Schlein e i sorrisi a destra. E’ lei l’anti-Meloni.

Il Partito Democratico, coerentemente sia a livello nazionale che a livello locale, ha scelto il candidato radical chic e green. Evidente il segnale di discontinuità che la sinistra italiana ha chiesto dopo anni di annacquamento in cui la missione del principale partito del centrosinistra è sembrata ambigua. Un primo commento considerando alcuni dati: Elly Schlein ha vinto con il 53,80% dei voti contro il 46,20% di Stefano Bonaccini, il candidato moderato governatore dell’Emilia Romagna dato per favorito alla vigilia. E proprio qui sta il primo dato strano: Bonaccini era arrivato alla “finale” per la corsa alla segreteria democratica dopo aver dominato le primarie dedicate agli iscritti con la maggioranza assoluta oltre il 53%, mentre Elly Schlein era ferma intorno al 35%. Come è stato possibile la clamorosa vittoria di Elly Schlein dopo questi dati iniziali? Facile, le precedenti consultazioni erano riservate solo agli iscritti al Pd, mentre ieri le votazioni erano aperte a chiunque. Facile dedurre che a portare voti alla candidata classe 1984 siano stati i voti “prestati” dal centrodestra, la cui classe dirigente evidentemente individuava in Elly Schlein il personaggio ideale per proseguire indisturbato alla guida del Paese; ma forse potrebbero essersi sbagliati, favorendo la corsa del leader politico antagonista naturale di Giorgia Meloni. Il Capo del Governo che si presenta come donna e madre, cristiana, italiana, “underdog” proveniente dalla periferia romana e fieramente di destra dai tempi del Fronte della Gioventù; il capo del principale partito di opposizione è invece poliglotta, figlia di un accademico americano di origini ebraiche, omosessuale, cresciuta negli ambienti radical chic internazionali e con un idea di futuro molto diversa rispetto a chi l’ha preceduta. Ed entrambe sono donne, quindi lotteranno alla pari anche sul piano della comunicazione. Lo scontro si annuncia epocale. Lorenzo Leoncini

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Cronaca Ladispoli Ladispoli

Elezioni politiche 2022, Italia Sovrana e Popolare fa tappa a Ladispoli

E’ una delle novità dello scenario politico nazionale nonché uno dei principali partiti anti-sistema. Domenica 7 agosto i militanti di Italia Sovrana e Popolare saranno presenti a Ladispoli per la raccolta firme, fondamentali in una corsa contro il tempo per depositare le liste. Non è esclusa la presenza di un “big” del partito che tra i suoi esponenti annovera diversi parlamentari ex-M5S. L’appuntamento con uno dei primi eventi che apre la campagna elettorale nel litorale dell’alto lazio è in Piazza Rossellini, 9 – Ladispoli, con i militanti che distribuiranno locandine e interagiranno con i passanti dalle 16 alle 20. Lorenzo Leoncini

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Civitavecchia Cronaca Civitavecchia In evidenza Primo Piano

Crollo stazione, M5S attacca Tedesco

Civitavecchia. A distanza di più di una settimana dal crollo del tetto della stazione e l’impegno di una immediata messa in sicurezza è stata disatteso. Questa in sintesi la posizione del M5S di Civitavecchia emersa da un comunicato stampa in cui non manca di accusare l’amministrazione Tedesco per il sostanziale immobilismo: «Mentre il sindaco di Santa Marinella si vanta di avere tra poco una stazione riqualificata (quindi il sindaco può fare qualcosa anche se si tratta di RFI) perché il sindaco Tedesco tace? Cosa sta facendo per tutelare i tanti pendolari e l’immagine della nostra città? Non vorremmo che la nostra stazione, frequentata da migliaia di persone ogni giorno, finisca nel dimenticatoio come il muro crollato di via Isonzo che ancora giace a terra dopo tre anni. Il fatto che non si tratti di interventi che deve fare direttamente l’amministrazione non significa che possano starsene con le mani in mano o peggio disinteressarsene»

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