Luglio 27, 2024
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Profughi ucraini già oltre quota 60: se ne attendono altri

Hanno superato quota 60 i profughi ucraini ospitati al Sunbay Park Hotel di Civitavecchia. Altre decine di persone in fuga dalla guerra potrebbero tuttavia giungere nei prossimi giorni. Intanto stamane il Sindaco Ernesto Tedesco, accompagnato dall’Assessore Cinzia Napoli, si è recato questa mattina al Sunbay Park Hotel a portare il saluto della città ai rifugiati provenienti dall’Ucraina attraverso la Protezione civile di Roma. Questa la dichiarazione del primo cittadino: “Ho avuto un colloquio con i responsabili della struttura, che mi hanno aggiornato sulla situazione, che è serena, nei limiti di come può esserlo per chi scappa da una guerra. Ho poi incontrato gli ospiti, principalmente donne e bambini, sincerandomi di eventuali necessità di cui possa farsi carico il Comune. Successivamente ho avuto un colloquio telefonico con dirigenti Asl, i quali mi hanno confermato che l’azienda si è già attivata per alcuni servizi sanitari che dovranno essere erogati durante il loro periodo a Civitavecchia. Monitoreremo da vicino la situazione”.  Aggiunge l’Assessore Napoli: “La direzione dell’hotel ha aderito ai bandi della Prefettura e quindi stipulato una convenzione con la Protezione civile, in base alla quale ha offerto fino a 70 posti in pensione completa. Il soggiorno dovrebbe protrarsi per poche settimane: come Comune restiamo inoltre in attesa delle indicazioni per l’arrivo di ulteriori profughi che arriveranno dalla Prefettura”. A cura dell’associazione La Casa di Cristina, alcune volontarie hanno donato giochi ai più piccoili tra gli ospiti, ricevendo il ringraziamento sia del Sindaco che dell’Assessore.

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Profughi ucraini: la città è pronta

Oggi l’assessore ai Servizi sociali Cinzia Napoli e il coordinatore del Nucleo di Protezione civile di Civitavecchia Valentino Arillo hanno incontrato i giornalisti Palazzo Pincio, per aggiornare la cittadinanza sull’accoglienza dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina. «Ci tenevamo a dare tutte le notizie necessarie» ha detto l’assessore Napoli, «ma per avere i dettagli sostanziali stiamo ancora aspettando la comunicazione della Prefettura, anche per capire quale budget sarà messo a disposizione. Nel frattempo abbiamo incontrato i partner con i quali stiamo organizzando l’ospitalità, a partire dalla Asl Rm4. La disponibilità ad accogliere famiglie o singoli ucraini è venuta da Repubblica dei Ragazzi, Caritas, Il Ponte, Comunità di Sant’Egidio, mentre il comitato della Croce Rossa fornirà supporto per i beni di consumo. Anche il gruppo Scout ha dato disponibilità a fornire sostegno per le famiglie che saranno ospitate nella Repubblica dei Ragazzi, con attività ludiche per i bambini. Insomma la città è pronta a fare la sua parte e, tenendo conto della situazione già problematica, l’accoglienza prevista sarà per cinquanta posti letto. Perché l’ospitalità dovrà essere decorosa: nessuna tendopoli né sistemazioni di fortuna». L’assessore ha poi precisato che alcune famiglie hanno già accolto parenti scappati dall’Ucraina: «E giustamente anche loro chiedono notizie sull’organizzazione degli aiuti. Per questo stiamo insistendo con la Prefettura per avere risposte al più presto». Il coordinatore della Protezione civile civitavecchiese ha poi spiegato i tre passaggi fondamentali che dovranno intraprendere i profughi una volta arrivati in città: «Prima di tutto dovranno fare il tampone per il Covid 19 al Drive In. In secondo luogo si dovranno recare all’Ambulatorio della Asl Rm4 di via Etruria 4, dove al secondo piano troveranno l’équipe medica per un primo screening per il rilascio del Tesserino provvisorio sanitario, che potranno usare anche per Trenitalia e bus. Infine, col tesserino, dovranno recarsi a Roma, all’Ufficio Immigrazione in via Teofilo Patini 19, per chiedere il Visto temporaneo di soggiorno. Speriamo che la Prefettura renda operativo il budget al più presto, perché solo allora potremo organizzare al meglio l’accoglienza. L’emergenza sarà lunga e i civitavecchiesi che vorranno offrire ospitalità devono esserne coscienti». Arillo ha infine fatto un appello per quei cittadini che hanno chiesto dove portare beni per l’Ucraina: «Ci stiamo organizzando per portare soccorso, ma come abbiamo già fatto ad esempio per i terremoti di Amatrice e L’Aquila, la cosa migliore è offrire denaro: una volta in zona compreremo là i beni che le autorità locali ci diranno essere più necessari». La Protezione civile ha messo a disposizione un numero di telefono – 0766 19422 – per le segnalazioni di disponibilità e le informazioni sull’accoglienza dei profughi.

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