Luglio 27, 2024
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Resistenza Costituzionale a Santa Marinella

Al Parco Kennedy sabato pomeriggio alle 18 è previsto l’incontro politico del movimento anti-sistema in cui si discuterà dell’invio di armi in Ucraina e del ruolo politico dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tra i promotori dell’incontro Pino Scotto, dirigente locale del Partito Comunista: «L’obiettivo è dare risposte alle tantissime persone che non si arrendono alla partitocrazia asservita ai poteri internazionali. Dopo l’esperienza dell’emergenza sanitaria che ha rappresentato un po’ la prova generale del cambiamento, adesso è sempre più importante coinvolgere le persone su questi temi». Lorenzo Leoncini

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Antonio Ingroia a Civitavecchia: intervista in esclusiva.

In occasione del comizio di Italia Sovrana e Popolare svolto ieri pomeriggio in piazza Fratti abbiamo colto l’occasione per intervistare un personaggio di livello nazionale da anni noto alle cronache giudiziarie e politiche: l’ex-magistrato e leader di Azione Civile Antonio Ingroia. Dott. Ingroia, cosa ha portato alla scelta di unirsi in lista con Italia Sovrana e Popolare? In qualità di presidente del movimento Azione Civile ho scelto di unirmi ad altri partiti come Ricostruire l’Italia, Partito Comunista, Ancora Italia e altre 15 liste ancora perché c’è un emergenza democratica in Italia, con la Costituzione reiteratamente sfregiata a partire dagli anni di emergenza sanitaria con il covid19 e oggi con l’emergenza energetica a seguito della guerra in Ucraina che sta determinando una crisi spaventosa economica. In momenti così è necessario creare un fronte costituzionale per opporsi ad un sistema nel quale sono venute meno anche le differenze tra destra e sinistra e l’agenda Draghi ne è la dimostrazione. Cosa critica dell’agenda Draghi? Le politiche neo liberiste dietro cui tutta la politica si è compattata. Abbiamo un sistema che ha agevolato la perdita progressiva di sovranità. L’Italia oggi è una colonia dell’Unione Europea, della Nato, dell’Organizzazione mondiale della sanità. Noi siamo l’unica forza politica che vuole rompere questi legami e ripristinare economiche con la Russia e ritirare l’appoggio militare all’Ucraina e saremo ambasciatori di pace come l’Italia è sempre stata nella sua tradizione. Ha parlato di emergenza democratica. Qual’è la posizione nei confronti di Italexit che denuncia la stessa cosa? Non mi pare che la posizione di Italexit sia analoga alla nostra che siamo un partito trasversale mentre loro si identificano con la destra. Non ho mai sentito tra le posizioni di Italexit la priorità del ritiro delle sanzioni contro la Russia e la revoca immediata dell’impegno militare italiano in Ucraina. Il 51% di italiani è con noi su questo e noi ci rivolgiamo a loro chiedendo il voto. Perchè non vi siete accordati con altre forze anti sistema come Vita o Unione Popolare? Abbiamo cercato il movimento Vita ma non si è mostrato interessato e ha preferito continuare da solo. Unione Popolare di De Magistris è invece una vecchia formula in cui si vuole unire la vecchia sinistra radicale che riteniamo sbagliata. Non è più tempo di unire le varie sinistre ma bisogna mettere insieme le forze del dissenso senza chiedere da dove uno viene ma dove si vuole andare. Non venite menzionati nei principali sondaggi nazionali. Quali sono i dati in vostro possesso e che obiettivo avete? Siamo nati solo da qualche mese quindi i sondaggi ufficiali non hanno una certa storicità ma iniziano ad apparire, partendo dallo 0,5% ora dovremmo essere vicino al 2%. Se in questi 15 giorni di campagna elettorale varcheremo la soglia del 3% entreremo in Parlamento e a quel punto se anche altre forze anti sistema dovessero seguirci, come anche Italexit, potremmo poi unirci e stare in Parlamento non solo per testimonianza ma per incidere davvero per gli equilibri politici nazionali. Lorenzo Leoncini

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Crisi Ucraina, Alessandro Battilocchio e Cinzia Napoli in prima fila

Importante missione umanitaria per due volti della politica locale. Il deputato Alessandro Battilocchio e la consigliera comunale Cinzia Napoli dallo scorso weekend si trovano in Slovacchia, vicino al confine con l’Ucraina, per offrire supporto e raccogliere iniziative per affrontare la gravosa emergenza umanitaria alle porte d’Europa, con migliaia di profughi ucraini in fuga dalla guerra. Particolarmente attivo il deputato di Forza Italia ha commentato: «Ho ritenuto giusto visitare questa terra che sta offrendo prima accoglienza a centinaia di migliaia di profughi che fuggono dall’assurdo conflitto e dall’aggressione russa. E’ stato importante visitare le strutture di accoglienza, in cui è evidente la presenza dell’azione italiana di solidarietà ed incontrare i rappresentanti istituzionali che hanno la responsabilità dei centri. L’obiettivo è quello di promuovere e rafforzare ponti di solidarietà con l’Italia, attraverso il contatto bilaterale diretto tra le strutture di accoglienza e la tante realtà locali italiane (Comuni, Parrocchie, Associazioni, gruppi di volontariato) in prima linea per dare una mano in questa terribile contingenza. A partire dal comprensorio di Civitavecchia. È stato infatti importante avere al mio fianco L Assessore ai servizi sociali del Comune di Civitavecchia, Cinzia Napoli ed il coordinatore della protezione civile, Valentino Arillo». Battilocchio auspica una rapida conclusione della guerra anche se non azzarda previsioni: «Credo sia compito della Comunità internazionale portate avanti ogni sforzo per il dialogo perché, è evidente, la popolazione civile sta subendo le conseguenze drammatiche di questa assurda aggressione. L’Italia, in questo percorso, deve proseguire l’impegno diplomatico, assieme ad una risposta umanitaria e solidale». Lorenzo Leoncini

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Caro-diesel, pescatori fermi per protesta a Civitavecchia

La guerra tra Russia e Ucraina ha aggravato una situazione già esistente legata all’incremento del costo del petrolio, che subisce aumento progressivi da diverse settimane. Nel contesto in cui i prezzi dei carburanti sono costantemente in saluta, con il diesel vicino a quota 2 euro al litro, la situazione per i pescatori è ormai insostenibile; questa mattina alla darsena del porto si sono fermati per protesta lanciando anche un messaggio di pace. Lorenzo Leoncini

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