Luglio 27, 2024
tedesco manifestazione contro biodigestore
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No al Biodigestore, la politica si compatta.

L’unità del comprensorio e dei partiti politici è stata raggiunta. Questo è il primo effetto della decisione sul biodigestore della giunta Zingaretti che minaccia Civitavecchia e il suo territorio. Nella manifestazione di ieri al Pincio a protestare a fianco dell’amministrazione Tedesco sono intervenute personalità politiche e civiche del territorio: uomini e donne appartenenti a diversi partiti e in alcuni casi storici avversari che in questa occasione hanno fatto decisamente squadra. Tra i vari interventi a piazzale Guglielmotti particolarmente acceso nei toni quello di Simona Ricotti che ha più volte esclamato la sua contrarietà ad un progetto che a suo dire “atto illegittimo, un abuso amministrativo e uno schiaffo alla città”. Stefania Bentivoglio, giovane sindaca di Tolfa, ha espresso la solidarietà della comunità montana nei confronti di Civitavecchia così come anche il suo collega di Allumiere Pasquini. Maura Chegia, consigliere comunale e delagato alle pari opportunità del comune di Santa Marinella, è intervenuta in rappresentanza del sindaco Tidei: «Siamo noi comunità del territorio a dover scegliere gli obiettivi su cui mirare, i nostri territori devono essere rilanciati turisticamente, come possiamo pensare che turismo possa andare a braccetto con produzione di biometano per 120.000 t l’anno? La proposta che invece dobbiamo fare è rendere il nostro territorio autonomo per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti. Approfitto per sollecitare il via dell’osservatorio ambientale». Per Ghirga il biodigestore rischia di essere solo l’inizio di una nuova era di inquinamento a Civitavecchia. Il medico civitavecchiese ha sottolineato anche i disturbi di apprendimento e ritardi cognitivi che affligono sempre di più i bambini del territorio e che sarebbero una conseguenza di tanti anni di inquinamento. Anche l’opposizione all’amministrazione Tedesco si è fatta sentire. Per Fratelli d’Italia ha parlato Paolo Iarlori: «Spostiamo il fronte della protesta a Roma, in Regione Lazio. Il gruppo consiliare regionale di Fratelli d’Italia sta presentando una mozione per esprimere la contrarietà al progetto del biodigestore. Perché non ci si può nascondere dietro il parere tecnico di un dirigente regionale in conferenza di servizi: impossibile non ravvisare una responsabilità politica regionale dietro il si ad un progetto del genere, che costituirà una pesante servitù ambientale per il nostro già martoriato territorio». Il Partito Democratico con il segretario Piero Alessi ha espresso netta contrarietà al progetto del Biodigestore, anche se nell’ambiente democrat è difficile non mostrare un certo imbarazzo per il fatto che alla Pisana governi un esponente del PD. Nella folla erano presenti, ma non si sono distinti, diversi esponenti M5S tra cui l’ex sindaco Antonio Cozzolino, l’ex assessore D’Antò e Devid Porrello. Lorenzo Leoncini

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Tedesco: “Pronti a combattere coi ricorsi e con la piazza”

Il ricorso e la mobilitazione. Non si risparmierà il sindaco Tedesco per opporsi alla decisione della Regione Lazio di dare il via al megadigestore a Monna Felicita. Nel corso di una vibrante conferenza stampa il primo cittadino, attorniato da esponenti della sua maggioranza, ha spiegato come intende reagire a una decisione che “ci lascia arrabbiati, anche perché ci siamo trovati da soli, insieme alle associazioni ambientaliste, a combattere questa battaglia. Purtroppo le parole non si sono tradotte in fatti”, ha scandito Tedesco, evidentemente riferendosi ai consiglieri regionali il cui ruolo è stato impalpabile. “Da loro ci aspettiamo che almeno in futuro cose del genere non debbano più accadere. Ma la mano ci andava data prima”, risponde il sindaco a chi gli fa presente della disponibilità delle forze politiche locale di opposizione. “Comunque continueremo la battaglia. Innanzitutto con un ricorso al Tar, non appena avremo in mano l’atto amministrativo che concluderà il procedimento ne discuteremo sia con la Soprintendenza che con i comitati”.E poi ci sarà la manifestazione. “Ci siamo già sentiti con alcuni sindaci, in particolare con Pasquini di Allumiere. Non possiamo continuare a subire questa situazione, con Roma che spedisce i suoi rifiuti ai confini dell’impero. Dobbiamo mostrare la netta contrarietà della popolazione”.

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